1. Un favore da amico


    Data: 10/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Lollinopisellino, Fonte: Annunci69

    L'aria aveva un odore acre di corpi che si amano e tabagismo.
    
    Luca, da in mezzo alle gambe di Patrizia, sentiva solo la prima delle fragranze, fresca gli scorreva in viso, mentre affondava la faccia tra le labbra squisite del suo sesso. Non era la prima volta quella notte.
    
    Lei fremeva e vibrava, il suo corpo era scosso da profonde scariche di piacere che tuttavia non poteva assecondare. Anche i mugolii di piacere erano strozzati.
    
    Su tutto il corpo correva e s'intrecciava una corda di juta, vestendola di nodi. Due o tre spire passavano da dietro la nuca fin nella bocca, tra i denti, schiacciandole la lingua, impedendole di articolare qualunque parola e distorcendo i suoi gemiti. I polsi erano legati insieme dietro la schiena, le gambe erano costrette in posizione divaricata e avevano l'aspetto di cotechini legati con lo spago, così fasciate dalla corda.
    
    Luca infilò un dito tra le pieghe morbide, umide e calde della fica di sua moglie, poi due, poi tre, senza smettere lavorarle il clitoride con la bocca. Lei sentiva la mano nel suo ventre frugare ed esplorare ogni anfratto del piacere del corpo di una donna. Le si stava dolorosamente addormentando un braccio già parecchio anchilosato dalla volta precedente, ma non disse niente, non fece niente per interrompere quel godimento al limite con la tortura, mentre lui continuava ad accellerare.
    
    Luca a un certo punto si stufò, la prese dalle cosce e la girò di peso. Ora era storta rispetto al letto umido e disfatto, e ...
    ... la sua testa sporgeva dal bordo ciondolando un po'.
    
    Lui si alzò, le sciolse un nodo dietro la nuca e le liberò la bocca. Il sangue tornò velocemente nei punti che erano stati fino a quel momento costretti nelle spire paglierine, colorandoli di rosso in uno sfregio geometrico e regolare. Luca spinse il pene in bocca alla sua donna fino a superare le tonsille, solleticandole il viso coi peli del suo scroto, flettendo le gambe per farle sentire tutto il peso del suo corpo gravarle sulla testa e sul collo per spingere più a fondo il sesso eretto nella gola. Lei ribaltò gli occhi. Non poteva fare altro che lasciarlo fare e rantolare ogni tanto, tossendo la saliva che le andava di traverso nei pochi momenti in cui l'altro le lasciava la bocca libera. Dopo pochi minuti di questo trattamento bruto Luca si prese il cazzo in mano. Lei sapeva cosa stava per succedere. Lo odiava ogni volta, ma al tempo stesso la eccitava più di qualunque cosa sentirsi così tanto in balia del suo uomo.
    
    "Apri la bocca" disse Luca. Aveva un tono profondo, calmo ma autoritario.
    
    Lei lo guardò supplicante, con gli occhi ancora lucidi di lacrime che avevano già iniziato a rigarle il viso, e tenne le labbra chiuse.
    
    "Apri quella cazzo di bocca, troia!" insorse lui, molto più fermamente di prima.
    
    Patty chiuse gli occhi e ubbidì, e dopo qualche secondo si sentì investita da un getto molto caldo: i primi schizzi su una delle gote, sul collo e sui seni. Poi, appena Luca aggiustò la mira, fin dentro la ...
«1234...10»