1. Il commesso


    Data: 07/05/2019, Categorie: Etero Autore: Gmc2, Fonte: Annunci69

    Lavoravo in quel negozio di articoli sportivi da un paio di mesi.
    
    La clientela era poca ma con Sara, la mia responsabile, cercavamo di tirare avanti.
    
    Quella sera eravamo quasi in chiusura, affaccendati ognuno nel proprio compito.
    
    Il suono della porta di ingresso richiamò la nostra attenzione.
    
    “Fai tu” mi disse Sara, impegnata nelle operazioni di chiusura.
    
    Mi diressi verso l’ingresso, svogliato.
    
    Volevo andare a casa e Dio solo sa quanto siano pretenziosi i clienti dell’ultimo minuto.
    
    “Posso dare un’occhiata?” Una voce cristallina.
    
    Un cespuglio di capelli riccioli, due occhi color ambra, un sorriso di circostanza ma naturale.
    
    La cliente dell’ultim’ora sembrava avere qualche anno più di me.
    
    Aveva un fisico asciutto, indossava una t-shirt aderente che lasciava trasparire una terza abbondante e dei jeans a vita alta che mettevano in mostra delle gambe ben tornite e un sedere alto e pieno.
    
    “Cercavi qualcosa in particolare?” Chiesi servizievole.
    
    “Qualcosa per la palestra…”
    
    Le diedi una mano, selezionando due reggiseni sportivi e due paia di leggins.
    
    Nel frattempo avevamo scambiato qualche battuta, per sciogliere il ghiaccio.
    
    La accompagnai verso il camerino, il suo sculettio era ipnotizzante.
    
    La tenda lasciava intravedere qualcosa, controllai che Sara, il mio capo, stesse ancora dandomi le spalle prima di iniziare a sbirciare.
    
    Aveva sfilato i jeans e si vedeva una gamba tornita completamente nuda.
    
    Fu un attimo ma mi provocò ...
    ... un’erezione che difficilmente sarei riuscito a dissimulare.
    
    Intravidi un seno mentre si spogliava per provare il primo reggisene.
    
    Cercai di deglutire il groppo che si era formato a bloccare le mie corde vocali.
    
    “Come vanno?” Chiesi.
    
    Uscì dal camerino. Il corpo fasciato dagli abiti da fitness misero in mostra un ventre piatto e il seno gonfio sotto il reggiseno.
    
    Deglutii di nuovo.
    
    “Che ne pensi?” Mi chiese, facendo una piroetta.
    
    Il sedere era ancora più tondo di quanto i jeans facessero trasparire.
    
    Mi girai per controllare di nuovo Sara.
    
    “Ti stanno una meraviglia! Anche la taglia mi sembra giusta.”
    
    Mi sorrise con naturalezza. Sembrò apprezzare il mio sguardo che indugiava sulle sue forme.
    
    Tornò dentro, ma stavolta accostò ancora meno la tenda del camerino.
    
    Sembrava si divertisse a sapersi osservata.
    
    Quando si spogliò riuscii a vedere distintamente il suo sedere e nel riflesso dello specchio il seno generoso. Sembrava che sfidasse la forza di gravità.
    
    Ebbi l’impressione che, attraverso lo specchio avesse cercato il mio sguardo.
    
    Ne ebbi conferma quando le scappò un sorriso.
    
    “Vedo che comunque mi reputi in forma, forse dovrei rinunciare alla palestra.”
    
    Mi aveva beccato. L’erezione era troppo evidente per riuscire a coprirla.
    
    Vidi la sua mano allungarsi attraverso la tenda.
    
    Mi voltai a controllare nuovamente Sara. Una cosa del genere poteva costarmi il posto.
    
    La sua mano indugiò sul mio cavallo dei pantaloni, cercava la zip ...
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