20 anni di meno (parte 3)
Data: 06/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: KRL75, Fonte: Annunci69
Io e la mia giovane amica Giulia ci siamo frequentati per un periodo abbastanza lungo (vedi gli altri racconti). In qualche modo avevamo sviluppato una sorta di dipendenza l’uno dall’altra. Dopo il primo periodo in cui ci organizzavamo in base ai nostri impegni per passare delle serate insieme, ad un certo punto cominciammo ad incontrarci in ogni momento possibile, anche quelli meno convenienti e più rischiosi. Io, inspiegabilmente, mi sentivo spinto ad infilarmi in situazioni complicate per vederla e, forse per “vendicarmi”, tendevo a metterla in difficoltà costringendola a trovare un modo per stare con me, nonostante fosse difficile.
Una di queste situazioni si verificò d’estate. Mi aveva detto al telefono che il giorno dopo sarebbe andata al mare col suo fidanzato e i suoi amici, mi disse l’orario e lo stabilimento. Pur non essendo un amante delle giornate in spiaggia, conoscevo il posto e decisi di andarci anch’io.
Perché ci andavo rischiando di mettermi in ridicolo non lo capivo nemmeno io. Quando mi fermavo a pensarci non mi piaceva il mio modo di comportarmi, però non riuscivo a farne a meno, questa era la verità.
Quindi il giorno dopo andai anch’io. Arrivai abbastanza presto, entrai nello stabilimento e pagando richiesi una delle cabine più grandi. Quelle che al loro interno avevano anche la doccia e davanti un piccolo spazio col tavolino e sdraio
Giulia e la sua comitiva arrivarono un’oretta più tardi, insieme alla maggior parte degli altri avventori. Il ...
... caso volle che anche loro prendessero due cabine e che la loro sistemazione non fosse poi così lontana dalla mia. Quando Giulia mi vide ebbe un sussulto, che però cercò di nascondere. Li vidi che si sistemavano facendo un gran casino. Dopo qualche minuto mi arrivò un messaggio:
“Ma sei matto?? Sei venuto anche tu???”
“Beh non posso farmi una giornata di mare anch’io?” risposi sarcastico
“Ma se dici che non ci vieni volentieri!”
“Ma oggi c’eri tu…. mi è venuta voglia! Ti dispiace? Sei arrabbiata?”
“Ma non che c’entra…. Lo sai che mi fa piacere vederti…. Però se stai così vicino mi viene voglia di venire da te…”
“Ho preso la cabina più grande. Trova un modo per liberarti…. Io ti aspetto”
“Sarà difficile……”
“Stupiscimi…”
Poi mi sistemai sulla sdraia e cominciai a leggere un bel libro.
La mattinata passò così. Io ero in pieno relax e ogni tanto lanciavo degli sguardi a Giulia che ricambiava, sempre attenta a non farsi beccare dal fidanzato e dai suoi amici. Stava benissimo in costume. Più la guardavo più mi veniva voglia di sbattermela. Le mandai un messaggio dicendole di trovare al più presto una scusa per allontanarsi e raggiungermi in cabina. Per convincerla le mandai una foto del mio costume col rigonfiamento del pacco in primo piano. La vidi dirigersi in acqua con tutta la combriccola. Poi entrai in cabina me lo tirai fuori e cominciai a menarmelo. Passarono pochi minuti e vidi la porta aprirsi. Entrò Giulia, tutta bagnata dal bagno in mare. I ...