1. Ricky e i suoi... amici - capitolo 3


    Data: 06/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... destra e cominciò a leccarne la punta.
    
    Sentii un brivido attraversarmi tutto il corpo e chiusi gli occhi: “È una sensazione magnifica!” Mormorai.
    
    In quel momento sentii la porta d’ingresso aprirsi, era mia mamma, era tornata presto. Asciugai rapidamente il mio pene con un pezzo di stoffa e mi tirai su i calzoni, dopo di che andammo incontro alla mamma.
    
    Frustrazione non è una parola vana. Non appena Davide se ne fu andato andai in bagno a farmi una sega. Più tardi quella sera non vedevo l’ora di andare a letto per potermi masturbare ancora, questa volta molto lentamente. Mi sdraiai sul letto nudo, carezzandomi lentamente poi, dopo un’ora, finalmente sparai il mio carico per la terza volta in quel giorno.
    
    Mia mamma decise che non ero in grado di tornare a scuola fino al lunedì. La cosa non mi preoccupava, avrei avuto l’intero venerdì per giocare col mio uccello. Comunque circa alle undici il mio cellulare trillò, era Davide.
    
    “Tornerò all’una.” Bisbigliò e chiuse la conversazione. Mi chiesi che cosa stava succedendo e tentai di richiamarlo, ma il suo cellulare risultava spento.
    
    Quando mancavano circa dieci minuti all’una andai in soggiornoe mi misi a guardare dalla finestra, il mio cazzo mi faceva un male da morire. Davide arrivò all’una precisa. Io aprii la porta mentre lui suonava il campanello, ma non ebbi la possibilità di dirgli neppure una parola, lui mi superò e corse nella mia camera. Il tempo di arrivarci e lui era in mezzo alla stanza, cravatta e ...
    ... blazer sul pavimento ed il cazzo che tendeva i suoi pantaloni grigi.
    
    Tutto quello che disse fu: “Togliti quei fottuti vestiti, Ricky. Voglio finire quello che ho cominciato ieri.”
    
    Rimase fermo a guardarmi mentre facevo scivolare giù lentamente i pantaloni. Non appena il mio uccello apparve ci si avventò e la sua lingua cominciò a lavorarci. Misi le mani sulla sua testa e chiusi gli occhi. Non potevo credere a quello che stava accadendo. Dopo un paio di minuti si fermò per un momento e poi ricominciò a muovere la lingua dalla base alla testa del cazzo prima di prenderlo completamente in bocca.
    
    “Chi è ora lo sporco bastardo?” Bisbigliai: “Questo è veramente perverso.”
    
    Non so dove Davide avesse imparato a succhiare. Lui giurava che io ero il primo a cui avesse fatto un pompino. Tutto quello che so è che non avevo mai sentito niente del genere. Continuò fino a portarmi vicino all’orgasmo, poi fece una pausa. Sembrava sapesse! Improvvisamente si fermò e mi guardò.
    
    “Fra poco me ne dovrò andare. Ho detto a Matteo di dire che dovevo fare una corsa a casa e non sarei tornato nel pomeriggio. Se non sono a casa prima di mia mamma saranno dei guai.” Poi riprese il mio uccello in bocca e cominciò a succhiarlo rapidamente.
    
    Io cominciai ad ansimare e non passò molto prima che sparassi il mio carico nella sua bocca. Lui ingoiò tutto!
    
    “Cazzo! Mi è piaciuto, Ricky. Ora devo andare. Ti chiamerò stasera mentre mi farò una sega e tu potrai raccontarmi com’era col tuo cazzo nella ...