1. Estremo degrado


    Data: 03/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... dichiar’ il motivo per cui si trovava l’. Lei lo esamin’ guardinga, ma anche piacevolmente interessata, al contrario di tutti gli altri invitati quell’uomo non si curava molto del suo look. ‘ Ora non ho tempo da dedicarle, come pu’ vedere ho molto da fare. ‘ Gianni ragion’ in fretta. Forse ‘ meglio cos’ pens’. ‘ Va bene, la invito domani a pranzo. ‘ Lei a quel punto non poteva rifiutare.
    
    Martina era una bionda che andava verso i quaranta anni, alta, ma dal corpo morbido e sinuoso, molte curve e nessun angolo, un bel seno, una quarta anche se scarsa. Un viso dolce e occhi splendenti, celesti, chiari ed intelligenti, i capelli lunghi, ondulati e morbidi le scendevano fino alle spalle.
    
    Gianni era alto e ben piantato, i suoi quarant’anni erano portati egregiamente, i capelli castani non avevano un filo grigio. Sulla bocca grande e carnosa spiccavano un bel paio di baffi, il naso era anch’esso grosso, l’insieme lo rendeva simpatico a prima vista. Gli occhiali di tartaruga gli davano un’aria intellettuale che alle signore non dispiaceva, in effetti era un giornalista abbastanza noto. Vestiva in modo sportivo: pantaloni di velluto e giacca di tweed, sotto un gil’ ed una camicia di flanella, le scarpe erano comode. La camminata indolente e dinoccolata unita all’abbigliamento volutamente trasandato ne davano una rappresentazione mite, niente di pi’ sbagliato, dentro era molto duro e cinico.
    
    Lei aveva mangiucchiato una mozzarella ed un’insalata, lui un filetto e delle ...
    ... verdure griglate, lei aveva bevuto dell’acqua frizzante, lui una caraffa di rosso. Lei era perfettina in tutto, lui era esuberante in tutto. Il dovere era stato portato a termine prima di iniziare il pranzo, ora lui aveva travolto le sue barriere ed aveva una mano tra le sue cosce mentre con l’altra le teneva fermo il polso sul tavolo e quindi la teneva inchiodata dove era. Lei era rossa in viso, calda e si sentiva umida tra le cosce. Non capiva come era successo. Lui la stava prendendo in giro per la dieta salutista, ma era talmente carino che lei ridacchiava allegramente, si era rilassata. Aveva bevuto anche lei un bicchiere di rosso e si sentiva bene come non le succedeva da tempo, sorrideva del suo garbato corteggiamento e civettava come una ragazzina. Poi lui si era accostato a lei e le aveva appoggiato una mano sulle cosce, sopra la gonna, quindi si era chinato su di lei per baciarla. Erano in un locale che si stava svuotando dopo il pranzo, ma che non permetteva molto di pi’ di un innocente bacio. Eppure quelle labbra sulle sue, quel rapido e fugace contatto era stato elettrizzante, lei arross’ come una ragazzina e lui ne approfitt’ per passare da sopra a sotto la gonna, e la mano scomparve sotto la tovaglia. Risal’ teneramente sulle calze di nylon, strinse e la sent’ gemere, super’ la balza delle autoreggenti e arriv’ a contatto della pelle, rovente. Lui le teneva il polso sul tavolo fermo e la guardava, lei non diceva niente, ma era color porpora, quando lui da sopra le ...
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