1. Estremo degrado


    Data: 03/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... addormentarsi su quel materasso di carne, ma si ricord’ che aveva un tempo limitato. Viktor era stato tassativo e minaccioso. La manza singhiozzava, lui si sollev’ appoggiandosi ad un gomito, riusc’ a mettersi in piedi, si tir’ su i pantaloni e se ne and’. Soddisfatto ed al tempo stesso scornato.
    
    Nell’ingresso trov’ Viktor che lo guard’ ironico. ‘ Vai a casa e dimenticati di quello che ‘ successo. Non parlare con nessuno, altrimenti farai una brutta fine. ‘ L’omuncolo trem’ impaurito, ma non capiva. Allora Viktor gli fece vedere delle foto. – Se parli, – gli disse mostrandogli foto in cui lui era su Anna, Nicoletta e Carla nude, passerai un sacco di guai, anche perch’ queste da domani scompaiono… Me le porto via e tu non hai visto niente. Chiaro? ‘ L’omuncolo non ce la fece a parlare, annu’, poi abbass’ la testa ed usc’ dall’appartamento.
    
    Viktor se la prese con calma, doveva aspettare la notte per portare le sue tre nuove schiave sul furgone. Le avrebbe per sicurezza avvolta in tappeti e coperte, ma era meglio che nessuno lo vedesse. Aveva un sacco di tempo da far passare, ma non si sarebbe annoiato, doveva far apparire che le tre donne, sia pure in tutta fretta si erano allontanate volontariamente e quindi doveva chiudere le due case per bene, staccare luce, gas, chiudere l’acqua’ E poi si sarebbe divertito un po’ con le sue nuove tre schiave.
    
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    Martina non ce la faceva pi’ a mantenere il suo segreto. Quella notte il Padrone l’aveva presa fino a sfinirla e lei era piena e soddisfatta. Erano sdraiati sul letto, era notte ed era tardi. Martina quella notte dormiva da lui. Era la sua schiava da circa un mese ed aveva trasferito a casa sua un po’ di indumenti. Quelli che le potevano servire la mattina per andare al lavoro dopo una notte come quella. Gianni, non glielo avrebbe mai detto, ma adorava la sua schiava. Banalmente lei lo sapeva. Lei gli dava le spalle e lui la cingeva da dietro, Martina si era acciambellata tra le sue braccia e godeva placidamente di quel contatto e delle sue carezze, ma doveva parlargliene. – Padrone’ – – S’ ‘ rispose lui baciandola sul collo ed aspirando il suo odore. Era stupenda, una bionda con tutte le curve e una bellezza eterea. – Padrone, ho raccontato di noi a mio marito. ‘ Il Master si irrigid’, ma non era preoccupato se lei voleva raccontare’, era adulta e sapeva quello che faceva, era una delle donne pi’ intelligenti che avesse mai conosciuto e ne aveva conosciute tante. Ed era bellissima. – Perch’? ‘ rispose comunque freddamente. Lei si gir’ verso di lui e glielo prese in mano, lo sent’ moscio, ma liscio e morbido, vitale, guizzante’ Lei lo strinse e lo sent’ reagire, ma non era il momento, allent’ la presa anche se continu’ a tenerglielo in mano. In quelle situazioni Martina sapeva di poter fare quello che ...
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