Un appuntamento con il piacere
Data: 01/05/2019,
Categorie:
Feticismo
Voyeur
Hardcore,
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... cappella con piccoli e veloci colpi di lingua, poi lo imbocco e comincio a succhiarlo e a leccarlo, la mia mano non riesce a chiudersi completamente intorno a quel tronco ormai duro come l’acciaio, lo voglio adesso lo voglio dentro il mio corpo, nella mia carne, come un coltello nel burro.
Lo faccio sdraiare sul letto e poi, lentamente scendo su di lui impalandomi da sola sul quel palo di carne che svetta, un po’ storto, verso l’alto, le mie grandi labbra, già gonfie, si dischiudono naturalmente al contatto con la sua cappella, le pareti della mia vagina sono abbastanza elastiche da permettere a quel serpente di carne di inoltrarsi nel mio corpo, la mia posizione mi consente di sentirlo tutto dentro di me, fino a che la sua punta, sfiorando il mio utero, mi provoca in leggero dolore, allora comincio , prima lentamente e poi sempre più velocemente a cavalcarlo, ogni volta che scendo su di lui la sua cappella sfrega contro il mio utero, bastano dieci minuti che raggiungo il mio primo orgasmo, lui continua imperterrito ad aiutare, con le mani sui miei fianchi, il mio movimento, poi , all’improvviso mi sposta di fianco cambiando la sua posizione, adesso siamo su un fianco uno di fronte all’altra, alzo una gamba per permettergli di entrare più profondamente, ora è lui a pompare e a spingere sempre più a fondo il suo cazzo dentro di me, di colpo esce da me ed il suo getto di sperma mi raggiunge sulla pancia, la sento calda e la vedo bianca e densa, mamma che bello, ho ...
... raggiunto il mio secondo orgasmo quasi insieme a lui.
Con le mani mi spalmo il suo seme sul petto e poi mi porto le dita alla bocca per scoprirne il sapore, poi lo abbraccio stretto e resto così per un po’ cercando di regolare il mio respiro, quando mi alzo e mi dirigo nuda verso il bagno mi dice che sono incredibile e, tenendosi il pene con la mano di dice di fare presto. Quando torno è ancora steso sul letto e mi tende una mano, mi accoccolo contro di lui accarezzandogli il petto mentre lui mi bacia leggermente.
È stato instancabile e dolcissimo, quando fuori ormai è buio, ci rivestiamo e con il suo fuoristrada mi riporta al mio albergo, un bacio sull’angolo della bocca e salgo in camera mia stanchissima ma appagata. Le giornate a Borno passano veloci e, in effetti, mi sto rilassando, due vecchie signore sul terrazzo dell’hotel, al pomeriggio, mi insegnano a giocare a burraco, non ho più rivisto il mio allevatore ma sono fatta così, una seconda volta non sarebbe stato come la prima, meglio non replicare, almeno allora la pensavo così.
Arrivato il giorno della partenza decido di viaggiare di sera con il fresco e, dopo aver salutato e ringraziato il gestore dell’albergo risalgo sulla mia piccolina e dopo cena riparto per Milano, mi aspetta il mio appartamento vuoto e solitario, del resto la mia vita sembra essere destinata ad essere come la mia casa, la colpa è comunque mia o comunque del mio carattere, del mio essere sempre insoddisfatta ma avida di esperienze ...