1. Alla scoperta di marco - capitoli 1 e 2


    Data: 25/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... stanza, uno studio, una piccola stanza di allenamento, il suo bagno, la piscina coperta e la vasca calda.
    
    Mi portò in piscina ed indicò la vasca calda.
    
    “Entra, io vado a cambiarmi” Mi disse dirigendosi verso la sua stanza.
    
    Io mi tolsi velocemente i vestiti e li appesi su un gancio. Pensai di tenermi le mutande ma così avrei dovuto indossarle bagnate per tornare a casa. Me le tolsi ed entrai nella vasca. L’acqua calda era eccezionale sui miei muscoli stanchi quando mi ci sdraiai. C’erano un paio di pulsanti al mio fianco e li pigia finché non feci partire il getto.
    
    I getti di acqua calda stavano cominciando a diminuire l’indolenzimento della mia schiena quando Marco rientrò con un accappatoio. In mano aveva una bottiglia di brandy e due bicchieri. Riempì un bicchiere e me lo diede, si mise sul bordo della vasca e lasciò cadere l’accappatoio.
    
    Quasi il brandy mi soffocò.
    
    La brillante treccia rossa e la sua rossastra e rada barbetta a punta erano gli unici peli sul suo corpo. Era raso dal collo in giù. Sapevo che si radeva il torace e le gambe come la maggior parte dei nuotatori, ma l’inguine raso ed il culo liscio riportarono alla massima estensione la mia erezione.
    
    Feci correre una mano nel cespuglio che mi copriva l’uccello e tra la massa di peli del torace. Un vero contrasto ho pensato tra di me mentre lui entrava nella vasca e si sedeva accanto a me.
    
    Centellinò il suo brandy per alcuni minuti poi mi disse di sedermi di fronte a lui, lo feci ed il ...
    ... getto d’acqua mi massaggiò la schiena, lui mi prese una gamba e cominciò a massaggiare i muscoli del polpaccio.
    
    “I muscoli delle gambe fanno sempre maledettamente male dopo un allenamento.” Spiegò mentre mi modellava i muscoli. Massaggiò il polpaccio e poi mi tirò vicino per cominciare con le cosce.
    
    Chiacchierammo del calcio e di quello che stava succedendo a scuola mentre io tentavo di evitare di pensare a quello che stavo provando.
    
    Massaggiò risalendo la coscia verso l’inguine ed il membro gonfio. Più le mani si avvicinavano e più la mia erezione diventava dura ed il mio torace si contraeva.
    
    La sua mano alla fine strisciò sul mio pene duro e lui la spostò velocemente; arrossì ed esitò per vedere la mia reazione.
    
    Io ero confuso ed impaurito. Avrei potuto uscire dalla vasca ed incamminarmi sotto la pioggia o avrei potuto seguire il corso dei miei sentimenti.
    
    Esitai, Marco mi stava mettendo alla prova? Se avevo ragione e non avessi fatto niente probabilmente avrei perso un’opportunità unica.
    
    Con lo stomaco in tumulto allungai una mano a toccare la sua coscia, avrei potuto dire che era stato un incidente se si fosse lagnato.
    
    Lui chiuse gli occhi e respirò profondamente,quando li riaprì erano pieni di speranza e paura ed io mi chiesi se fosse quello che mi sembrava di vedere.
    
    I suoi occhi assunsero un’espressione improvvisa di determinazione, tolse delicatamente la mia mano dalla sua coscia, la spostò al suo inguine e la mise sulla sua erezione. Allungò ...
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