1. Amburgo mon amour atto ii


    Data: 21/04/2019, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69

    Non riuscivo a distinguere been i tratti del viso perché la luce era fioca. Lui poggiò la mano sulla mia nuca. Le dita scorrevano sui miei capelli. Davanti a me i suoi jeans retti da una cintura di cuoio larga. Allungai le braccia sui sui fianchi. Lui iniziò a sbottonare la camicia. Lentamente. Le mie dita palpavano i fianchi di questo bell'esemplare di maschio da accoppiamento. Si tolse la camicia restando a petto a nudo. A questo punto iniziai a scoprire con i miei polpastrelli il suo addome. Muscoli tesi bel delineati. Palestrato forse. Risalii sul petto sino ad arrivare ai capezzoli induriti. Una ricca peluria dimostrava chiaramente una virilità notevole. Le sue mani si posero sul mio capo come a dirmi che l'esplorazione doveva finire qui e che adesso era il momenti di dimostrargli la mia femminilità.
    
    La sua mano destra finì sul mio seno sinistro. Il mio era una tettina piccola e soda, appena accennata, comunque discreta. Con il pollice e l'indice iniziò a giocare con il capezzolo stringendolo delicatamente, sprimacciandolo. La coppa del reggiseno gli dava un pò fastidio ma continuò tranquillamente a trastullarsi in quel gioco paicevole per entrambi. Ero curiosa di scoprire la sua virilità. Con le mani scesi lentamente sull'inguine. I jeans contenevano a fatica un sesso ben sviluppato. Percepivo sotto le dita il profilo del membro già in erezione.
    
    - dai
    
    sussurrò
    
    - non sei curiosa?
    
    - certamente
    
    - sinora nessuna si è mai lamentata
    
    disse con una punta ...
    ... di orgoglio
    
    Accarezzai la patta schiacciando leggermente. Più della curiosità era la voglia di sesso a spingermi. Avevo intuito di avere a che fare con un cazzo di buone proporzioni e che questo era affidato alla maestria di un maschio che sapeva il fatto suo. Mi destreggiai con la cintura sino a slacciarla. Sbottonai il pantalone e scesi giù la zip. Il jeans scivolò a terra. Davanti a me c'era adesso uno slip che conteneva a fatica un cazzo in erezione. Lo accarezzai sull'indumento intimo. Era già ben duro. Pronto per un bel pompino. Un membro tutto da gustare assaporando la virilità del maschio. Dom mi diceva sempre che il pompino è un'arte antica che va eseguita con pazienza dando tutta la propria femminilità in ogni singolo movimento perché è così che la femmina riesce a dominare sul maschio. Mi ha insegnato a usare la lingua nei punti giusti, la gola quando è il momento idoneo, anche i denti posso essere uno strumento buono per regalare gioia e piacere al proprio uomo. Senza mai dimenticare i testicoli vero punto debole del maschio infoiato.
    
    Presi i bordi dello slip all'altezza dei fianchi e spinsi in giù. Il cazzo liberato dalla stretta dell'indumento saettò in aria. Lo lascia stare. Libero davanti al mio viso. Un glande violaceo dominava la testa dall'ariete. Un prepuzio sporgente ne segnava l'estremità. Il corpo del membro era grosso ma non eccessivamente lungo. Le vene sporgevano nodose. Lo alzai per gustarmi il lo spettacolo del sacco testicolare. Grosso con le ...
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