Una serata diversa
Data: 14/04/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: E11i3, Fonte: xHamster
... piacere e Pietro spinse dentro il pene riempiendole la bocca, era allibita, non era da lei fare una cosa del genere, non poteva crederci, due uomini proprio lei che di solito faticava a stare con uno! Marina decise che era tempo di smettere di pensare e abbandonarsi alle sensazioni che le stavano dando.
Ora anche Matteo si era svestito e strofinava il pene sul clitoride di Marina, aveva voglia di scoparla, il ragazzo però non riusciva a capire come avessero potuto fare in modo che Marina, timida, riservata e un po’ glaciale, fosse legata al letto e ancora di più che si stesse facendo fare quelle cose, forse, nel profondo, non era così glaciale come tutti pensavano. Lentamente la penetrò, era così bagnata che gli sembrava di esser un coltello caldo con del burro, iniziò a muoversi piano, piano, con dolcezza, Marina sussultò non si aspettava che la penetrasse. Pietro voleva il posto di Matteo e gli chiese: “Che ne diresti se ci dessimo il cambio?”, Matteo acconsentì, Marina era intontita dalle emozioni che stava provando e non disse una parola, affinché il cambio non avvenisse. Pietro, con molta cautela, penetrò Marina, assaporando la sensazione di esser dentro la donna che desiderava da lungo tempo, non pensava che sarebbe mai potuta esser sua e sicuramente non aveva pensato a lei in una veste così disinibita. Marina leccò il pene di Matteo ancora ricoperto dei suoi umori, era talmente eccitata che relegò i ripensamenti e i pensieri per il dopo. Matteo si stava ...
... godendo la bocca di Marina intorno al suo glande, era veramente fantastica, attenta, delicata, alternava profondi risucchi a toccate leggere. Marina era prossima all’orgasmo quando i due ragazzi smisero di muoversi, si staccarono da lei e la tormentarono ricoprendola di baci, leccandole il corpo ricettivo, succhiandole i capezzoli e il clitoride sensibile, Marina urlò di piacere, dopo l’orgasmo la riportarono ancora al limite, non era possibile, stava pregandoli di scoparla in ogni modo possibile era talmente eccitata che non riusciva più a connettere in modo coerente. Matteo le chiese: “Se ora ti liberiamo, farai qualunque cosa noi ti chiederemo?”, Marina, ancora sconvolta, acconsentì, ne voleva ancora. Pietro sciolse i nodi che la tenevano ferma nel letto, ma non volendo perdere il controllo che aveva su di lei, fece in modo di unirle i polsi dietro la schiena. Ora era libera o quasi. Pietro si coricò sul letto e fece in modo che lei si accomodasse sul suo pene eretto, Marina gemette, le piaceva averlo dentro, Matteo la fece sdraiare sull’amico e le inumidì ulteriormente l’ano. Pietro le divaricò le natiche per facilitare l’accesso all’amico che le si mise alle spalle e con un colpo solo la penetrò, Marina urlò per il dolore, non era abituata a un trattamento come quello che le avevano riservato i due amici, ora però che stava familiarizzando con la situazione, non era del tutto spiacevole, si sentiva piena, in un certo senso completa. Pietro e Matteo cominciarono a muoversi ...