1. La gnoccolona bionda incontrata ad un simposio noioso sui buchi neri


    Data: 14/04/2019, Categorie: Etero Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... privacy.
    
    Me ne frego della privacy, sto per scoppiare. Corro verso il cesso a muro più vicino, slaccio, estraggo e via. Ah, sì, che meraviglia . Lo dico ad alta voce, in una fase liberatoria, quasi da orgasmo. Finisco, scrollo, tiro su la zip “Era critica loa cosa, eh?” una voce alle mie spalle
    
    Mi giro di scatto, quasi imbarazzato. La gnoccolona bionda è di fronte a me e sta sorridendo “Uh, è sua abitudine entrare di soppiatto così, nel bagno degli uomini?”
    
    “Veramente, è il bagno delle donne” sorride
    
    “Come fa’ a dirlo. Non ci sono etichette fuori”
    
    “La maniglia è rosa”
    
    “Ah, carenza del solito disegnino uomo/donna?”
    
    “Può darsi” dice lei
    
    “Ecco, chiedo scusa per lo spettacolo poco gratificante. Me ne torno al noioso simposio”
    
    “Sicurezza, vero?”
    
    “Sì”
    
    “Ho visto prima. Non aveva l’aria vigile e attenta”
    
    “Beh, direi che non è il mio argomento preferito”
    
    “Le confesso, neanche il mio. Sono qui solo per compiacenza di mio nonno”
    
    “Ah” lo dico sollevato
    
    “E’ così noioso?”
    
    “Lo è stato fino ad un certo punto”
    
    “Fino a he punto”
    
    “Fino a che non sei arrivata tu e mi hai sballato il cervello” ecco, l’ho detto
    
    Lei sorride “L’ho immaginato dallo sguardo che avevi”
    
    “Quindi.. Beh, è stato un piacere..” faccio per andarmene ma lei mi sbarra il passo
    
    “Perché non approfitti della situazione e dimostri più interesse?” la gnoccolona mi fa vedere una chiave sorridendo. La chiave della sua camera? “Chiave del bagno” si gira, apre la porta, ...
    ... armeggia con qualcosa che mette sul pomello, chiude la porta, si gira sorridente “Questo posto è uno specchio e ci scopi che è un piacere. Sì, l’ho già fatto in precedenza” mani agili, un unico movimento e il vestito rosso scivola a terra rivelando la sua immensa nudità. Perfetta, seni pieni e tondi, areole di un rosa delicato e una taglio perfetto tra le gambe privo di peluria
    
    “Ok” mi spoglio velocemente, copro i tre metri che mi separano da lei. Lei, sguardo famelico, si fa abbracciare, sospingere, alzare sul ripiano di marmo scuro “Scopami forte” mi sussurra nelle orecchie
    
    E sono dentro a forza, come un cinghiale ingrifato, incomincio a darci dentro, stantuffando, ansimando, gridando . Lo specchio manda sinistri rumori: basta anche i sette anni di disgrazia, o la sua pelle meravigliosa che si taglia come un non fachiro.
    
    Ho il cazzo in fiamme ma non mollo “Mi brucia l’uccello”
    
    E lei che mi scosta e si lascia cadere in ginocchio da me, afferrandolo con le sue labbra rosso fragola. E via di pompino, le dita che mi stringono le palle e le mani poggiate sul ripiano di marmo finto scuro “Vengo”
    
    Lei si sposta, si mette a novanta “Non dentro” e io le esplodo tra le chiappe, senza penetrarla. Il liquido le si spalma sulla schiena, le cola sul culo, gocciola sul pavimento.
    
    Lei ride, si volta e torna ad inginocchiarsi. Mi afferra l’uccello e lo ingoia così, suggendone il nettare biancastro, fino all’ultima goccia “Uh” faccio soddisfatto “Fantastico”
    
    Lei si è ripulita ...