L’intreccio – Capitolo 43 – Il Capodanno e la festa privata da Luana
Data: 09/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu
L’ultimo dell’anno si stava avvicinando, la gente era in fibrillazione per i preparativi. Chi lo voleva trascorrere in casa con gli amici, chi si stava organizzando per il cenone, chi, come me e Miriana, avevamo scelto di trascorrerlo nella nostra discoteca. Lo avevamo detto alle amiche di Miriana che però avevano scelto alternativamente. Per l’ultimo dell’anno scelsi un abito grigio, scarpe adeguate, camicia bianca e cravatta rigorosamente rossa. Miriana, come sempre, era in tiro. L’intimo era rigorosamente rosso, come da tradizione, collant di Calzedonia ricamate ed estremamente sexy, un abitino corto nero aderentissimo che la fasciava e le faceva risaltare quel bellissimo culo che ha, le scarpe erano quelle che le avevo regalato in occasione della nostra visita nella mia città di origine. Quelle rosse, per intenderci, il che faceva presagire ad un dopo festa particolarmente movimentato. La serata trascorse nel migliore dei modi. Alla mezzanotte ci scambiammo il classico bacio di auguri per il nuovo anno. Alle tre del mattino, come prassi tornammo a casa felici per aver trascorso il Capodanno in piena serenità. Le scarpe rosse fecero scattare in Miriana una porcaggine infinita e appena chiusa la porta di casa mi saltò letteralmente addosso. Spogliarsi fu un attimo e finimmo immediatamente nel nostro letto. Per una volta non iniziai io le danze ma fu lei a prendermi il cazzo in mano a soppesare le palle e ingoiarlo fino in fondo. Si era accucciata davanti a me che ero ...
... rimasto in piedi e succhiava l’asta guardandomi, maliziosa, negli occhi. Il mio membro cresceva nella sua bocca, più volte si staccava dal cazzo, lo segava e con la lingua ne percorreva tutta la sua lunghezza per poi leccare la base delle palle. Stavo per venire e se ne accorse, non voleva che raggiungessi subito l’orgasmo, per cui salì sul letto si mise alla pecorina, offrendomi lo spettacolo del suo culo e della sua fica già abbondantemente bagnata dall’eccitazione che aveva. Mi fiondai immediatamente a leccarle entrambi i buchi, avendo cura di soffermarmi particolarmente sulla rosellina del suo culetto, mentre lei si titillò ripetutamente il clitoride e aumentando il suo già alto stato di eccitazione. Le misi due dita in bocca che immediatamente iniziò a succhiare e bagnare con la sua saliva. Ne introdussi uno per fare in modo che si abituasse all’introduzione. Sobbalzò sul letto iniziando a mugolare “mhhh, sìììììììì, mhhh”. Questo giochino lo portai avanti per alcuni minuti mentre con l’altra mano continuavo a segarmi per mantenere l’erezione. Decisi di introdurre anche l’altro dito “Sìììììììì, aprimi, daiiiii” e prolungai questo tipo di penetrazione per farla eccitare ancor di più. “Dammi il tuo cazzoooooo, sfondami il culooooooo”. A queste parole non ebbi più esitazione. Mi lubrificai con la mia saliva il glande, lo puntai dritto verso il buchino. Chinò la testa sul cuscino offrendomi ancor di più il suo culo spingendolo verso l’alto tenendo le mani sulle natiche in modo di ...