1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 41


    Data: 08/04/2019, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... lo continuava a segare, una goccia di sperma spuntò, aiutata dal suo pollice che lo fece salire, la leccò mostrandomela sulla sua lingua, poi tornò a baciare Alessia, stavolta le loro lingue si incrociarono fuori dalle loro bocche ed ammirai quella goccia sparire in quella di Alessia, la ingoiò insieme alla saliva, il mio rammarico per non averla potuta scopare raggiunse il massimo, il mio sguardo presumo che trasmettesse tale sentimento. Simona prese la testa dell’amica e la spinse verso il mio cazzo, si guardarono, Alessia lo prese in bocca succhiandolo per qualche minuto, si vedeva che non era abituata, con i denti mi graffiava l’asta ma non mi importava, era il gesto che mi eccitava da impazzire, la sua bocca era calda e lo insalivava abbondantemente, Simona si piazzò in mezzo alle mie gambe con la testa, leccandomi palle e buco del culo, era un sogno, avevo sempre desiderato avere due donne impegnate a succhiarmi il cazzo. Purtroppo il sogno si infranse nuovamente sul più bello, Alessia si staccò, guardò entrambi e poi disse:
    
    – “Scusatemi ma proprio non ce la faccio a proseguire, non offendetevi, sei un bellissimo ragazzo Gianluca ma a me piacciono le donne, non ci posso fare niente, Simona, non ti arrabbiare, non riesco a fare di più, credo che tu mi possa capire e perdonare, magari la prossima volta riuscirò a spingermi oltre…”;
    
    – “Non c’è problema tesoro, hai già fatto un grande passo stasera, vieni qui…”.
    
    Tornarono a baciarsi appassionatamente, le ...
    ... guardai per qualche secondo poi andai in bagno, non riuscivo a restare li ad assistere nuovamente ad una scena del genere senza poter partecipare anch’io come volevo.
    
    Entrai nella doccia, ero sudato come un cavallo ed il cazzo non accennava a scendere, troppo eccitante quella situazione, Simona entrò nella doccia insieme a me, mi baciò e sussurrò:
    
    – “Sono rammaricata anch’io, amo te e voglio molto bene ad Alessia, sarebbe stato il massimo avervi entrambi stasera, non ti preoccupare, ci saranno altre occasioni magari, però vedo che il mio amichetto non ne vuole sapere di rassegnarsi, devo fare subito qualcosa…”.
    
    Scopammo nuovamente, durò parecchio, alla fine eravamo entrambi esausti, quando finimmo Alessia era già andata in camera sua e noi andammo a dormire.
    
    Domenica mattina ci svegliammo tardi, erano quasi le undici, andammo entrambi in cucina, Alessia stava facendo colazione, il suo volto era strano, ci salutò timidamente, il suo modo di fare grintoso aveva lasciato il posto ad una versione diversa di lei, taciturna ed evidentemente dispiaciuta, Simona le si avvicinò baciandole dolcemente una guancia, chiuse gli occhi e la strinse a se:
    
    – “Alessia sei strana, tutto bene?”;
    
    – “Così così tesoro, sono in coma per la bevuta di ieri sera ed imbarazzata per quello che è successo dopo…”;
    
    – “Non è successo niente di così strano tesoro, ci siamo solamente divertiti, vuoi dire che non ti è piaciuto fare l’amore con me?”;
    
    – “Lo sognavo da una vita, lo sai, è stato ...
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