Giuliana 2: il ricercatore (seconda parte)
Data: 08/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Antolaro, Fonte: Annunci69
... ma è tutto inutile, il copione è già scritto, sono io quella che deve sacrificarsi, d’altra parte sono la sola che rischia la reputazione, Marie vive in Ungheria, non avrebbe mai problemi, quindi sono io che devo rimediare, concludono i ragazzi.
“Siete davvero dei grandissimi bastardi e figli di puttana” riesco solo a dire tra le lacrime abbassando il capo in segno di resa, avendo capito di non avere alcuna via di scampo.
Uno di loro alza il volume della musica, due portano il letto in ferro battuto al centro della stanza dove c’è più spazio e più possibilità di muoversi, mentre Carlo va in cucina tornando con alcune corde elastiche che servivano evidentemente per il bagagliaio della macchina.
Marie, pur completamente nuda, si muove abbastanza tranquillamente per la stanza e non sembra provare grande imbarazzo, mentre invece io, ferma davanti al letto, indosso ancora la gonna pur avendo le tette libere e provo decisamente vergogna; infatti tengo le mani sul seno per provare a coprirmi in un gesto di estrema difesa del mio pudore, malgrado abbia realizzato che, ciò che sta per succedermi, non ammette alcuna pudicizia.
Quando è tutto pronto, Carlo mi dice “dai adesso facci questo spogliarello: togliti il resto, ma fallo in modo eccitante”.
Faccio un respiro profondo come per raccogliere le forze e metto le mani sulla gonna, poi, mi fermo, quasi risvegliandomi, ormai esasperata, dico con fermezza “Adesso basta non sono più disposta a seguirvi in questo gioco che ...
... poi tutto è diventato tranne che un gioco: è vero, avete il coltello dalla parte del manico, ma non potete pensare di potermi fare tutte le sconcezze che avete in mente, tanto meno obbligarmi a partecipare: non mi tolgo più niente, qualsiasi cosa vogliate fare, io resto così”.
Così dicendo mi siedo sul letto e abbracciandomi le ginocchia in estremo tentativo di difesa.
C’è un attimo di sconcerto fra i ragazzi, poi è ancora una volta Antonio che ti chiede: “Eh no, mica puoi fare così. Senti bella, o ci hai ripensato e imbocchi quella porta uscendo da qui, oppure se resti sai cosa ti aspetta. Decidi tu, ma fallo in fretta”.
Non mi muovo, ma piagnucolo: “Non voglio, non voglio”.
Poi, però, appoggio, in segno di resa, la testa sulle ginocchia, quasi a non voler vedere ciò che sta per accadermi.
Quindi Antonio, visto che non mi decido a muovermi, senza attendere la risposta, prende l’iniziativa; mi spinge con forza la testa all’indietro facendomi stendere mio malgrado, poi approfittando della superiore forza fisica, mi toglie con brutalità una mano dal seno e la lega ad una spalliera del letto.
“Non ti preoccupare cara. Capisco che sei un po’ nervosa, ma ti assicuro che ti divertirai molto lo stesso”.
Poi prende anche l’altra mano, me la strappa via dal seno e la lega all’altro capo della spalliera.
Sono lì impotente, ed offro tuttavia uno spettacolo che deve essere davvero molto sexy.
Il mio corpo disteso su quel letto è davvero molto eccitante con i ...