1. Cuckold Story: Capitolo 3.


    Data: 07/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: cuckyita, Fonte: EroticiRacconti

    ... Osservandomi in quello stato, senza pensarci troppo, Giulia iniziava a segarmi, come per addolcire la pillola, continuando ad esporre la sua folle avventura:
    
    GIULIA: Ci staccavamo brevemente; giusto il tempo di un sorriso e qualche tenero complimento. Eravamo sollevati da quel lieto fine. Si è trasferito sul mio sedile, voleva avermi più vicina per pomiciare meglio. Qui, ha iniziato a baciarmi sul collo e, a quel punto, ho perso completamente la testa. Sai bene che è uno dei miei punti deboli! Approfittando del mio stato lascivo, ha iniziato a palparmi ovunque, prima il culetto poi le tette. Non ero in grado di fare alcun tipo di resistenza, tanto meno volevo fermarlo. Lui si accorgeva facendosi più audace. Mi sfilava la maglietta e scostava il reggiseno. Dolcemente, percepivo la sua mano farsi strada al suo interno. Mentre continuavamo a intrecciare le nostre lingue, ha cominciato a giocare con le mie curve e a tastare i miei capezzoli. I miei gemiti lo rassicuravano facendogli prendere ulteriore coraggio. Siamo andati avanti per un bel po’ e, a un certo punto, sentivo la sua mano scorrere sul mio ventre, come a sfiorare l’ombelico, per poi andare ancora più giù.
    
    Radunavo quel poco di lucidità rimasta. Focalizzavo meglio la scena, osservando il suo scostumato abbigliamento. Giulia indossava gli stessi abiti del mattino, con i quali si era frettolosamente allontanata, in preda all’ira; un leggero vestitino a tubino, appena attillato in vita e dei graziosi sandaletti ...
    ... aperti. Probabilmente, troppo presa dalla discussione, aveva scordato di indossare le calze, che spesso abbinava a quell’outfit. I suoi capelli erano raccolti a coda di cavallo da un elastico colorato. Erano davvero pochi i pezzi di stoffa che la avvolgevano in quella situazione di ardore. La mia curiosità, aveva già rivelato il suo intimo che, come sua usuale abitudine, consisteva in un perizoma. Quella complessiva visione, portava i miei impulsi ormonali oltre il picco critico. Era ovvio che indumenti così leggeri e scollati, la rendessero ancora più vulnerabile alla voglia di Alessandro. L’afa di quei giorni non aveva certo aiutato, negandole ogni difesa dalle intraprendenti mani del collega.
    
    IO: È stata proprio la sua dolcezza e gentilezza a conquistarti! Neanche il tempo di un caffè e aveva già sciolto le sue mani per palparti ovunque. Ti ha toccato la fighetta?
    
    GIULIA: Sì, all’inizio attraverso le mutandine. Prima però si è dedicato scrupolosamente al mio culetto, rimasto ormai del tutto scoperto. Ha scostato il perizoma e ha iniziato a massaggiarmi tra le cosce. Ero completamente fradicia e lui, con un po’di fierezza e sfacciataggine, non ha perso occasione per evidenziarlo, provocandomi non poco imbarazzo. Solo quando ha iniziato a giocare delicatamente con il clitoride, abbiamo smesso di pomiciare. A quel punto mi sono abbandonata completamente a lui, ho socchiuso gli occhi e gli ho chiesto di non fermarsi. Per tutto il ditalino, sentivo il suo sguardo fisso su di ...