08 La segretaria dell’ università (Amandine)
Data: 31/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu
... sale incredibili; poi mi permisero di visitare le sale di rappresentanza dell’ hotel de ville. Ero estasiato. Mangiammo solo un panino al volo, per non perdere tempo, poi continuammo il nostro giro. Camminammo tantissimo.
– Cosa le piacerebbe mangiare per cena professore?– Sei stata davvero così gentile che vorrei che mi lasciassi offrire la cena, nel posto che tu preferisci.– Eh… quello non ce lo possiamo permettere– Allora è proprio il caso di andarciInsistetti, e alla fine cedette.In effetti il posto era incantevole. Una vista meravigliosa sulla città, un menù ricco di pesce fresco che mi fece optare per ostriche, irlandesi e normanne, e una buona bottiglia di champagne. Mi confessò di non esserci in realtà mai stata ma di aver sognato di venirci con il suo principe azzurro– Un sogno da ragazzina, vero professore?– No… è bello sognare. Mi spiace solo che tu debba accontentarti di me stasera. Spero che lo champagne e le ostriche mi facciano passare in secondo piano. Sono ottime.– Le dico la verità professore. Lei è una delle persone più affascinanti che abbia conosciuto.Credo mi fece arrossire– Spero di non averla messa in imbarazzo…– No, che dici. Un complimento così da una ragazza bellissima come te….Parlammo per molte ore, o meglio, mi fece parlare tempestandomi di domande. Era molto incuriosita dalla mia vita, così diversa dalla sua, dai viaggi, dalle persone che incontravo.E bevemmo.Molto.Facemmo stappare una seconda bottiglia di champagne.Il conto fu di poco sopra ...
... i 400 euro, ma era stata una magnifica serata.
– E’ stato come un sogno. Grazie… le voglio dare un bacioMi baciò su una guancia, poi l’altra.Ma non si allontanò. Si sentiva ormai una tensione tra di noi. Percepii la sua indecisione.Mi voltai mettendo la mia bocca vicino alla sua.Appoggiò le sue labbra sulle mie. Delicatamente. Poi la sua lingua cercò la mia e lei si strinse a me.
Mezz’ora dopo eravamo in camera mia.Credo di avere imbarazzato il taxista visto che ci baciammo, senza mai dire una sola parola, per tutto il tragitto.Ora era appoggiata con le mani alla parete della stanza, dandomi la schiena, e la stavo spogliando.La sentivo respirare velocemente e mi piaceva sentirla così in balia delle emozioni. Le tolsi la camicetta e poi il reggiseno, cominciando a palparle i piccoli seni, mentre il mio ventre si appoggiava sui sui jeans attillati.Scesi a slacciarglieli.Mi sembrò stesse tremando.Le sfilai gli stivaletti prima di abbassarle i jeans e passarle una mano sopra il tanga che le copriva ancora il sesso ma che mi lasciava vedere completamente il suo piccolo e sodo fondoschiena.Sussultò.– Oui mon professeur….Mi fece impazzire.
Le sfilai pantaloni e tanga lasciandola nuda, ancora appoggiata al muro.Feci due passi indietro. Non si mosse ma sentivo il suo respiro, ancora corto e veloce.Mi spogliai e mi riavvicinai a lei, aderendo con il mio corpo al suo ed abbracciandola da dietro. Una mano su suo seno, una in mezzo alle gambe.
Le baciai il collo e le sussurrai ...