Un bel pomeriggio di mare...e di sesso.
Data: 30/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: SardusPriapus, Fonte: Annunci69
Era una giornata bellissima, sole splendente, cielo terso , sul cruscotto 25 gradi.
Gli impegni di lavoro erano stati sbrigati prima del tempo, e il pomeriggio si presentava libero.
Non ci pensai troppo, indossai il costume, un asciugamano nello zaino e direzione mare verso la mia spiaggia, che da troppo tempo non vedevo.
Nel mese di maggio il mare e la campagna sono un mix incantevole di colori, profumi e luci variopinte, che la gente del luogo e i non troppi turisti che in questo periodo affollano la Gallura possono godere e apprezzare in maniera quasi esclusiva.
In dieci minuti arrivai al parcheggio, e il breve sentiero mi portò nella spiaggia principale delle “piscine”, affollata da non più di quindici persone intente a rilassarsi e ad abbronzare i corpi ancora reduci dal pallore invernale. Da lì proseguii sulla mia sinistra, in un sentiero fra le rocce che mi condusse, in pochi minuti, alla spiaggia che considero il mio angolo di paradiso.
Un tappeto di sabbia molto riservato, protetto dai ginepri e dominato da rocce di granito affusolate ora bianche, ora rosa, che svettano sul mare.
Anche se non ufficialmente la spiaggia è frequentata in gran parte da naturisti, amanti della tintarella integrale.
Essendo metà maggio era deserta, tutta a mia disposizione.
Poggiai il telo mare a metà spiaggia, tolsi bermuda e costume e, nudo, mi avvicinai alla battigia, per sondare la temperatura dell’acqua.
Era molto fredda; d’altronde in questo periodo ...
... dell’anno l’acqua ha perso tutto il calore accumulato nei mesi caldi.
Decisi quindi di non osare e tornai a sdraiarmi sull’asciugamano. Spalmai un po’ di crema su viso, torace, gambe e anche sul membro, felice di evadere dopo la lunga e fredda stagione invernale.
Il sole tuttavia cominciò a farsi sentire, tant’è che dopo circa mezz’ora, accaldato e perlato di sudore, decisi di andare a fare un bagno. Presi gli occhialini e mi tuffai, dando fondo a delle bracciate ben assestate anche per scaldarmi, perché l’acqua era davvero gelata. Arrivai un po’ al largo, in uno specchio di mare da dove si può ammirare la spiaggia grande delle “piscine”, e vidi che una donna sola stava camminando sul sentiero. Decisi di tornare indietro, perché iniziavo ad avere freddo. Arrivato nel punto dove si tocca, mi apprestai ad uscire dall’acqua mentre alla mia sinistra la donna stava arrivando in spiaggia. La guardai con la coda dell’occhio e notai il suo stupore quando mi vide uscire dall’acqua nudo, con sedere e uccello in bella vista. Dopo un attimo di titubanza si posizionò all’inizio della spiaggia, mentre io mi buttai sul mio asciugamano a peso morto per asciugarmi.
Indossai gli occhiali da sole e la guardai meglio. Era davvero una bella donna, sui quaranta anni, non molto alta, capelli castani alle spalle, corpo formoso ed un seno abbondante, che a fatica veniva contenuto dal triangolo a righe bianche e rosse. Dopo qualche minuto si girò di spalle, e che dire, il culo a mandolino era ...