1. Impicci e lacrime


    Data: 28/03/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... così. Era emozionato, veramente colpito, sentiva il suo profumo e il suo calore. Lei chiese di tirare su le mutandine di nuovo, dopo aver ubbidito Giampietro le spalancò le gambe e iniziò a succhiare l’interno della coscia, lei si fermò ancora emozionata e incredula di ciò che stava accadendo, perché sveltamente gli annunciò:
    
    ‘Adesso tocca a me essere tua completamente’ – gli manifestò lei.
    
    ‘Sì tesoro, fa’ quello che vuoi, senza freni né vincoli’ – replicò lui accalorato più che mai.
    
    Giampietro strinse le mani sui seni e poi cominciò a digradare sulla bocca morsicandola deliziosamente succhiandole nel mentre i capezzoli. I gemiti di Alice non erano nascosti, tuttavia risultavano un limpido e puro appagamento per Giampietro, in quanto apparivano un esplicito e un apprezzabile rintrono per la sua individuale eccitazione. Giampietro giunse fino ai fianchi sfilandole le mutandine, mentre la bocca continuava in modo frenetico agendo sui capezzoli, le mani si spostarono all’interno delle gambe, in conclusione era un’attesa straziante e bellissima al tempo stesso. Giampietro le aprì le gambe, Alice lo seguì eccitata in ogni sua mossa, iniziò ad accarezzarla mentre una mano stringeva un seno. Alice era bagnata, in nessun caso era stata così:
    
    ‘Giampietro caro, io voglio offrirti il mio corpo’.
    
    Giampietro era estasiato, in maniera entusiasta la guardava tra le gambe luccicanti per le abbondanti secrezioni, iniziò a leccarla, era sua adesso. Con le mani le aprì le ...
    ... grandi labbra, la lingua continuava nervosamente scendendo fino all’ano in modo fulmineo, fu Giampietro a chiederle questa volta dopo averla baciata:
    
    ‘Voglio che t’infili due dita dentro la fica mentre ti guardo, sì così, muovile dentro di te’.
    
    Alice ubbidì conformandosi, colma di piacere allungò le dita e appena finì l’opera gliele fece assaggiare. Giampietro occupò il suo posto penetrandola con un dito, gli piaceva osservare mentre lei s’apriva, mise altre due dita alternandole con la lingua. Alice cominciava a gemere sempre più forte, ma voleva aspettarlo, perché non era ancora il momento, Giampietro s’appoggiò eccitato sull’ano e iniziò a spingere gradualmente senza fermarsi. Nel mentre la fece sdraiare sul fianco e continuando a penetrarla le agguantò una mano aiutandola a toccarsi. Alice non era mai stata così bene, lui le tirava il clitoride con le dita poi la penetrò, perché Alice venne così strepitando il suo appassionato e bizzarro orgasmo, Giampietro la sentiva venire tramite la sua voce, dai suoi gemiti, dai suoi convulsi movimenti, dopo si staccò, fece sdraiare Alice, le afferrò le gambe entrando tutto in colpo senza farle del male.
    
    Lui adesso la guardava gradevolmente ammaliato, avvicinò la bocca alla sua, le afferrò con una mano un seno nel tempo in cui con l’altra le accarezzava la guancia. I colpi al presente si sentivano più decisi e stabili, diventando assidui e ininterrotti sotto i movimenti dell’orgasmo prolungato di Alice.
    
    Giampietro si rendeva ...