1. Il mio primo tradimento


    Data: 25/03/2019, Categorie: Tradimenti Autore: robydany54, Fonte: Annunci69

    ... fece finta di nulla, chiudendo definitivamente la faccenda . Assorta nei miei pensieri osceni non volendo, ricordando tanta meraviglia , mi ero eccitata , provando un forte senso di disagio tra le cosce , bagnando totalmente le mutandine , chiesi ad Orlando ove fosse una toilette. Dopo essermi asciugata la vagina con un kleenex mi tolsi le mutandine riponendole nella borsa. Sortita dal bagno mi sedetti accanto al mio amico, serrando le gambe onde evitare di dare spettacolo, nello spettacolo: osservandolo al lavoro mentre con tono autoritario dirigeva il susseguirsi delle scene, decisi in un momento di pausa di chiedergli il suo numero di cellulare e dargli il mio per risentirci, in futuro . Restai per un altro pochino, poi ricordandomi di un appuntamento, con un’ amica Patrizia a Piazza Fiume, per pranzare assieme , quindi dato l’ora, decisi di chiamarla per farmi venire a prendere. Giunse nel giro di pochi minuti e dopo averle presentato il bel tipo, mi congedai, con il preciso intento di risentirci al più presto. Salita sull’auto , immediatamente Patrizia notò sbirciando tra le cosce l’assenza di slip . Per gioco decisi di cazzeggiare scandalizzandola, imputando l’assenza di slip ad una focosa scopata avuta con Orlando dentro una roulette della troupe cinematografica . Patrizia frenando l’auto di colpo mi chiese di raccontarle il fattaccio , con tutti i particolari in cronaca , altrimenti mi avrebbe lasciata lì. Divertita dalla insolita situazione iniziai ad inventare ...
    ... tutta la storia certa di fare trasecolare la donna, di fronte a tanta spregiudicatezza e mignottaggine. Le dissi che dopo avermi spogliata mi aveva presa da dietro mettendomelo tutto nel culo, poi non contento aveva voluto scoparmi godendosi pure la mia fica vogliosa e desiderosa del grosso cazzo; infine aveva concluso la prestazione facendomelo prendere in bocca fino a scaricarmi in gola tutta la sua sborra calda. Finito il racconto ci dirigemmo al ristorante. Tornata a casa chiamai Daniele raccontandogli la divertente mattinata. Dopo esserci sbellicati dalle risate ci salutammo. Ero sotto la doccia quando d’un tratto squillò il cellulare da grossa paracula (come si dice a Roma) me lo ero messo sulla mensola adiacente, quindi senza scapicollarmi risposi subito. Altri non era che l’affascinate Orlando che mi augurava un buon pomeriggio sperando che non mi fossi annoiata con lui durante la mattinata. Lo rassicurai ringraziandolo per il bel regalo che mi aveva fatto, facendomi tornare alla mente tanti bei ricordi di gioventù. Continuammo chiacchierare pere un pochino ero felice di aver incontrato una persona garbata e gentile Decidemmo al termine della chiamata di incontrarci di nuovo per passare del tempo assieme. Non essendo cretina, tantomeno sprovveduta avevo decisamente avvertito dal tono dell’uomo il suo preciso intento di portarmi aletto. Tutto sommato dato che non era male sotto tutti i punti di vista decisi di accettare il suo invito e perché no, volgarmente parlando, non ...