1. Come una belva


    Data: 22/03/2019, Categorie: Hardcore, Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... quando aveva smesso di spingerle la testa e anzi, le aveva solleva il mento in su. Guarda, aveva detto, accennando al divisorio di canne, guarda…. Lisa aveva alzato la testa, allungandosi verso uno strappo nella stuoia. Al di là, c’era Ada carponi sulla sabbia, e il ragazzo biondo inginocchiato dietro, una mano premuta sulla schiena di lei. E’ tutto perfettamente visibile, scolpito nella luce: come ogni altra cosa, qui, aveva pensato. Aveva visto la saliva luccicare sulla punta delle sue dita quando si era sputato sulla mano per inumidirle l’ano e quando aveva ripetuto il gesto, un attimo dopo, sulla punta del pene eretto. Subito dopo, aveva spinto per entrarle dentro, e lei- cacciato un piccolo grido soffocato - si era divincolata, girandosi. No, ti prego, non ce la faccio…aveva mormorato. Gli aveva stretto l’uccello tra le mani e aveva cominciato a masturbarlo. Quindi si era chinata in avanti, e l’aveva accolto in bocca, senza smettere di manovrarlo.
    
    Da, adesso girati! L’aveva afferrata per le spalle, sollevata, la ributtata in ginocchio. Le aveva stretto i seni da dietro e poi spinto con forza. Ada si era morsa le labbra, lui aveva ansimato. I due corpi avevano iniziato a sussultare, scivolando uno addosso all’altro con una regolarità meccanica e insieme imprecisa, come un’animazione grafica piuttosto scadente.
    
    Ada sì voltò verso il mare, ma Lisa le afferrò al testa con tutt’e due le mani e la costrinse a guardarla in faccia. “Te la sei proprio cercata, mia cara. ...
    ... Davvero non l’hai capito? Qui non puoi giocare. Guarda qua sopra, questo disegno. Chi l’ha fatto? Chi è questo a****le? Perché ci entra nei sogni? Lui è…”.
    
    Cercò una parola, una parola che lo definisse, ma si accorse che le parole erano tutte uscite da lei, come granelli di sabbia da una mano. Le balzò in mente un’immagine dall’alto, un paesaggio di dune e di onde lente, bianco, calcinato, e subito quel paesaggio divenne un corpo sudato preso in uno spasmo di sesso, lei stessa o Ada, o una modella anonima che posa per un’immagine pornografica.
    
    E’….
    
    Ada si allontanò, camminando lungo il muro.
    
    Chi è questo a****le? Chi l’ha fatto? Perché entra nei sogni?
    
    Correva, una massa furiosa dietro di lei, Spezzava rami, rovesciava pietre, sollevava una nuvola di polvere. Un balzo dopo l’altro. Ricordò soltanto adesso che alla fine del sogno, proprio un attimo prima di svegliarsi, ebbe l’impulso di girarsi per vedere la Bestia.
    
    Perché non l’aveva fatto? Perché non aveva voluto vederla?
    
    Arretrò di qualche passo. La luce del tramonto aveva trasformato il giallo acceso in un colore più caldo, vicino alle sfumature cromatiche di un metallo incandescente. La forma sembrava una grande struttura metallica sul punto di fondersi.
    
    E allora si accorse di un particolare che le era sfuggito, qualche ora prima. La Bestia non era un maschio. Aveva un cazzo, certo, ma più sopra, poco al di sotto delle zampe anteriori, aveva anche mammelle gonfie e nella zona genitale, forse, perfino ...
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