1. La ragazza della moto...


    Data: 19/03/2019, Categorie: Etero Autore: DotatoBoloNa23, Fonte: Annunci69

    ... tranquilla, mi parlò di lei, aveva 28 anni (10 più di me), dell'Università che stava per finire, dei suoi, e del suo ex ragazzo... Si dilunga un po' su di lui, mi raccontò che si erano lasciati da qualche mese perché non provava più niente, non si sentiva più a suo agio con lui, e poi vari problemi con la famiglia del ragazzo le hanno fatto capire che era storia chiusa.
    
    Mi disse poi che aveva regalato al fidanzato una moto un paio d'anni prima, quella benedetta Kawasaki che io adoravo, e mi uscì di getto " Beato il tuo ragazzo "... Lei mi riportò con i piedi per terra quando mi rispose " Ex, per tua fortuna".
    
    Fu una frazione di secondi, iniziò a passarmi la mano sulla patta dei jeans mente mi fissava con uno sguardo da ninfomane, si passò la lingua sulle labbra e mi baciò.
    
    Un bacio intenso, carico di voglia. Dovevo farla mia.
    
    Le presi i capelli con la mano destra, mentre con la sinistra le strinsi il seno e ricambia la lingua. Un vortice di passione iniziava a formarsi.
    
    Si staccò qualche secondo dopo e si inginocchiò, senza dire nulla, guardandomi sempre fisso negli occhi.
    
    Mi sbottonò i pantaloni e me lo prese in mano.
    
    Lo accarezzava, lo tastava e se lo passava sul collo.
    
    Aprì la bocca, sempre guardandomi, e lo accolse fra saliva e calore iniziando uno dei pompini più belli di sempre.
    
    Roteava la lingua con maestria, aveva soltanto la cappella in bocca e già mi stava facendo impazzire.
    
    Mentre succhiava mi accarezzava le palle, per poi staccarsi ...
    ... e iniziare a leccarle mentre mi segava con entrambe le mani (cosa che a me fa impazzire) in un ritmo deciso ma lento, nel silenzio e nel buio del parco interrotto solo dai suoni della sua bocca e dai miei versi di piacere.
    
    Dovevo scoparla.
    
    La feci alzare, ci baciammo e nel mentre iniziai a spogliarla. Via il giubbino e la canotta, trovai un seno piccolo ma sodo che presi a leccare come un depravato.
    
    Fu il turno dei pantaloni, dopo le scarpe glieli tolsi poggiandola su un muretto che affacciava sul mare di Napoli... Dio quant'era eccitante.
    
    Arrivai alle mutandine, via in un colpo e subito iniziai a leccarle quel fiore che aveva in mezzo alle gambe. Un fiore completamente depilato, già umido (la signorina era eccitatissima) che leccai in lungo e in largo, infilandole due dita ogni tanto.
    
    Venne una prima volta dopo pochi minuti, tremando. Fu lì che disse "ti prego, scopami".
    
    La accontentai.
    
    La feci alzare, e camminando andai a sedermi su una panchina di pietra, lei mi si avvicinò, e si infilò con non poca fatica su di me.
    
    Era stretta, stretta e gocciolante, animava muovendosi lentamente mentre in un'atmosfera paradisiaca le strinsi il culo e le dissi chiaramente che il suo ex era stato proprio un coglione a lasciarsela scappare.
    
    Lei dovette eccitarsi ancora di più perché inizio a saltarmi sul cazzo con voracità e dicendomi "hai un cazzo meraviglioso" Esplose in un orgasmo spettacolare.
    
    Ci alzarmi e... Si mise a pecora sulla panca. Con le mani si ...