Agnesiska. La tranquilla commessa MILF – Capitolo 2: Il primo incontro
Data: 18/03/2019,
Categorie:
Cuckold
Etero
Tradimenti
Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu
Nei nostri messaggi via email non scendiamo mai troppo nel personale, ed io me ne guardo bene da farle proposte concrete. C’è sempre il pericolo che il marito legga i messaggi. Mi limito a qualche complimento garbato, sottolineando la sua gentilezza e in una email le scrivo:
“Sa, lei è la commessa più gentile che ci sia mai stata in quel supermercato. Mi dispiace molto non vederla più”.
Lei mi risponde, mettendo l’emoticon imbarazzato con le guance rosse: “Grazie Marco, anche a me dispiace non poterla più vedere. Si vede che lei è un uomo gentile”
Da quel momento cominciamo a darci del tu, ma via email non voglio approfondire il discorso più di tanto e non voglio rischiare che spingendo troppo, decida di troncare il contatto in anticipo. Mi chiede però se sono sposato e perché non lo sono. Ovviamente non posso dirle uno dei motivi principali: perché ai tempi odierni è impossibile trovare una donna che non abbia bisogno di diventare mamma nella vita, che non abbia anche mille rotelle fuori posto… Così mi limito a dire che le tedesche sono più fredde, e infatti le poche donne con cui sono stato in Germania erano per lo più mezze tedesche, o di altre nazioni. Lei mi risponde dicendo una cosa che mi sprona ad azzardare di più:
“Beh, mio marito è tedesco, e posso confermare. Non vale solo per le donne tedesche”
A quel punto capisco che non dev’essere molto contenta del marito, e così azzardo: “Lo so che la situazione è complicata, però mi piacerebbe veramente ...
... vederti ancora una volta di persona. Ti posso invitare per una cena, se per te non è un problema?”
Erano passati ormai tre mesi dalla chiusura del supermercato e lei risponde: “Anch’io ho voglia di rivederti, ma ho paura che al ristorante ci sia qualcuno che mi conosce. E’ troppo pericoloso…”
“Sì, capisco. Allora posso invitarti per una cena a casa mia?” Le rispondo io. “Sì, va bene” risponde lei.
Ovviamente la avverto che come menu posso offrirle poco. Un piatto di spaghetti all’italiana con sugo al pomodoro fatto in casa e per il secondo possiamo ordinare qualcosa di più elaborato in qualche ristorante. Lei accetta, e dice che il menù non ha importanza. Due settimane dopo, l’appuntamento è un anonimo giovedì alle 18:30 a casa mia, in orario di cena tedesco. Al marito inventa la scusa che andrà da una sua amica ex collega del supermercato, nella sua stessa situazione e che quindi potrebbe fare tardi. Una collega che tra l’altro conoscevo di vista anch’io.
Arriva la fatidica sera e nei giorni precedenti sono pervaso da tutte le fantasie che mi aveva suscitato finora, ma una cena a casa mia non l’avevo mai pensata. Io approfitto per fare, in aggiunta, tartine con salumi di prima scelta come antipasto. Io mi sento strano. E’ il primo appuntamento che ho con una donna sposata. Non so cosa faremo, ma è un vero appuntamento clandestino, quanto meno all’oscuro del marito, e lei sta per arrivare a casa mia.
Suona il citofono, lei sale e apro la porta. Lei è sobria come ...