Ma che bella famiglia 2
Data: 13/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: fakku, Fonte: RaccontiMilu
... rilasciò i suoi muscoli vaginali io ebbi il più devastante orgasmo della mia vita, la quantità di sborra che produssi non pensavo fosse umanamente possibile, infatti quando Anna si raddrizzò quella iniziò a colarle giù per la gamba. Prontamente lei la raccolse con 2 dita e la ciucciò con piacere, gustandosela mentre mi fissava intensamente negli occhi.
“Allora, hai capito come funziona?” disse avvicinandosi a me con aria predatrice “basta un semplice messaggino, un cenno e sono a tua disposizione. E con quanta sborra produci mi aspetto di essere interpellata molto spesso” aggiunse recuperando un altro po’ di liquido che le stava colando dalla fica e portandosela alla bocca.
“Ora credo che abbiamo bisogno di una bella doccia entrambi, per recuperare un po’ di tempo che ne dici se la facciamo insieme?”
Ovviamente era una domanda retorica e sinceramente non vedevo quali punti negativi aveva questa offerta.
“Ma certo, sono molto lieto di condividere questa umile doccia con lei” le dissi con un mezzo inchino indicando la doccia
“Una delle cose che mi hanno fatto scegliere te e questo tuo senso del umorismo che riesce sempre a farmi sorridere. Apprezzo moltissimo questo tuo lato” disse avvicinandosi a me e baciandomi dolcemente sulle labbra “altri davanti agli sfoggi della mia forza sarebbe andati in panico o implorerebbero di non toccarli, invece tu riesci addirittura a fare il brillante” e dicendo questo si spogliò preparandosi per fare la doccia.
Il confronto ...
... tra i nostri corpi vicini era imbarazzante:
io, un ragazzo normale alto un metro e settantacinque che si teneva in forma ma assolutamente nella media, a parte il mio sproporzionato uccello;
lei un tripudio di muscoli iperdefiniti, due gambe lunghe e tornite e i seni molto più grossi di quanto mi ricordassi, doveva essere una terza abbondante almeno. Inoltre, cosa che mi turbava forse più di tutto, Anna era quasi alta come me, quando ero sicuro che solo che quello stesso mattino fosse alta molto meno di me.
“Ma te stamattina non eri così alta” dissi a mezza voce, pensando di parlare tra me e me.
“Effettivamente hai ragione” rispose lei strappandomi dai miei pensieri “ed effettivamente non avevo nemmeno tutto questo seno, già prima dell’ultima scopata il reggiseno mi stava stretto, adesso sarà del tutto inutile” proseguì con non curanza.
“Cosa? E perché non dovrebbe più starti? Cos’è cambiato? E questa cosa dello scegliere, cosa vuol dire?” Le domande continuavano a venirmi alla mente, c’erano state troppe mezze frasi da parte di Anna che attendevano risposta. Ma prima che io potessi continuare a fare domande Anna mi mise due dita sulla bocca, guardandomi con lo sguardo intenso con cui mi aveva guardato precedentemente
“Per favore, non chiedermi più niente, adesso non posso risponderti, ma sappi che ci tengo moltissimo a te, da tanto tempo. Tra qualche giorno potrai sapere tutto e fare la tua scelta liberamente. Per adesso ti chiedo solo di mantenere il nostro ...