1. Rapporti dalla provincia 3 - Godiamo insieme


    Data: 05/03/2019, Categorie: Lesbo Autore: lowrise, Fonte: EroticiRacconti

    ... faccia questo?”, le chiese Lili mentre si sedeva sulla tazza del water per pisciare.
    
    “Come, non ti scandalizza la cosa?”.
    
    “Non se me la chiedi tu. Mi fido di te!”, rispose Lili asciugandosi la vagina con un pezzo di carta igienica.
    
    “Anche se ti chiedessero di fare l’amore con loro?”.
    
    “Perché no, basta che mi allunghino uno dei loro bei cazzi e glielo faccio vedere io come me li spompino per bene”, disse Lili ridendo.
    
    “Attenta, Lili. Quelle vorranno farti anche il culo”, la mise in guardia Marion.
    
    “Parliamoci chiaro: sei stata sverginata anche nel culo, non è vero?”.
    
    “Veramente, no… merda”, rispose Lili arrossendo.
    
    “Come sospettavo, cazzo! Da quando ci conosciamo non hai mai manifestato il desiderio di essere inculata”.
    
    “È un guaio, un bel guaio”, disse Lili.
    
    “Ti prego, voglio che sia tu a sverginarmi il culo”.
    
    “No, pensavo che fosse una di loro a farlo…”.
    
    “Perché mai, sei o non sei il mio amore?”.
    
    “Lili, ho inserito lo strapon in vagina ad altre ragazze, ma ti assicuro che il cazzo in culo è un’altra cosa”.
    
    “Certo, capisco. Va bene, accetto. E quando pensavi di farmi inculare?”.
    
    “Se per te non è un problema pensavo questo pomeriggio, quando il loro negozio di tatuaggi chiude. Ti porterò da loro, poi però te la dovrai cavare da sola”.
    
    “Farò come dici”, rispose secca Lili.
    
    Le due giovani si spogliarono e in silenzio rimasero a fissare i loro bei giovani corpi. Poi si abbracciarono e cominciarono a baciarsi. Le loro bocche e ...
    ... le loro lingue arrivarono in tutti i loro orifizi e il godimento che ebbero fu tale da farle cadere a terra sfinite.
    
    “Ora ci vorrebbe uno dei tuoi cannoni”.
    
    “Dai tirati su con questo”, disse Marion offrendo uno spinello. E vacci piano, questi pestano!”.
    
    “Cazzo, hai ragione! Che goduria, amore”.
    
    Il tempo di qualche tiro e il fumo fece il suo effetto, inibendo i sensi di Lili, che cadde in una sorta di trance amorosa, durante la quale Marion approfittò per mettere a segno il suo piano: abusare di Lili a sua insaputa. Le riempi un bicchiere con un superalcolico e vi aggiunse una polverina, che la giovane bevve avidamente. Poi ne riempì un altro per sé aggiungendovi anche in questo caso della polverina e lo trangugiò d’un fiato.
    
    Le due apparivano sfatte completamente; Lili rideva alternando momenti di pianto e continuava a fumare. Mentre Marion appariva sempre più nervosa. Prese dalla borsetta lo strapon e lo indossò; poi prese con entrambe le mani il culo di Lili, lo allargò, si avvicinò e vi sputò nell’orifizio. Quindi, posta Lili davanti a sé, alla pecorina, le si avvicinò, si accese un nuovo spinello e prese a inserire il nero fallo dello strapon nel culo di Lili.
    
    “Scusa, amore mio, ma lo devo fare”, disse Marion piangendo.
    
    Lili ebbe un momento in cui sembrò realizzare quanto le stava accadendo e gemette di piacere; poi entrò in uno stato di euforia, nel quale cominciò a muovere il suo culo al ritmo dello strapon di Marion. Quest’ultima appariva eccitata ...
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