1. Non sempre è ciò che credi


    Data: 04/03/2019, Categorie: Lesbo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... si veste in maniera classica con le gambe ancora abbronzate, niente calze, le scarpe aperte, il viso luminoso e il sorriso pronto. Lei mi chiede, dopo aver pranzato da Laura, se posso giustappunto accompagnarla in un negozio di scarpe di viale Diaz, in tal modo entriamo in quel piccolo negozio quasi intimo, giacché &egrave pieno di donne che si guardano anche solamente intorno. Stando là dentro io mi rendo conto che &egrave un negozio un po’ fuori dal comune, dal momento che i modelli esposti sono tutti peculiari, addirittura classici, tuttavia le scarpe hanno forme inusuali e stravaganti così come quelle che sta prendendo in mano attualmente Federica, con la tomaia in lana, giacché sembra che indossino un maglioncino. Lei sta cercando in maniera caparbia un paio di scarpe di colore marrone per abbinarle al meglio con una borsa che si &egrave portata dietro, per qualche minuto lei discorre con la venditrice, nel tempo in cui io mi estraneo completamente da lei e da tutti i clienti del negozio.
    
    In quell’istante resto a osservare degli stivali di colore nero sopra uno scaffale, questi ultimi sono lucidi con delle punte dagli angoli straordinariamente acuti, con la punta all’insù come se fossero delle scarpette indiane. Come per magia, quelle scarpe s’animano di vita e osservo per la prima volta, non essendo tra l’altro un’amante dei piedi fino a quella circostanza, con quale leggiadria e ricercatezza Federica stia accuratamente indossando quel magnifico paio dal color verde ...
    ... scuro: al momento, infatti, osservo una fascia di pelle che le abbraccia finemente il piede lasciandole scoperto il collo nondimeno già abbronzato e muscoloso, con le dita raccolte e spinte in avanti dalla pendenza del piede appoggiato a un tacco di tutto rispetto. Io mi sento a un tratto come una bimba in visibilio di fronte a un negozio di giocattoli, perché dovunque posi il mio sguardo s’accende qualcosa dentro di me. E’ la sensazione di come se per la prima volta perlustrassi un mondo divulgato fino in quel momento in nessun caso ispezionato, perché in quell’attimo esorto Federica a portare addosso quel prototipo, poi un altro, in conclusione un altro ancora. Io resto totalmente affascinata, eccitata e rapita nel guardare attentamente con quale tipica e ingegnosa istigazione le sue deliziose estremità cingano uno strepitoso campione dalla struttura sportiva, visto che il colore pezzato richiama evocando quello d’una mucca e poi un sandalo di colore marrone, che fascia il piede solamente tre fili di pelle spessa e morbidamente accogliente al tatto.
    
    Il suo piede &egrave adesso la tela sulla quale vorrei dipingere un momento di lussuria, che si spinga ben oltre il palpeggiare e il rasentare quelle gambe, tuttavia in quel luogo disinteressata e insensibile di tutti, dove le mie mani lo accompagnerebbero alla volta di nuovi recipienti variopinti, che rendessero merito e virtù alla grazia e all’erotismo che sanno esprimere e simboleggiare inaspettatamente, dal momento che le ...