1. 4) mia moglie e il bulletto


    Data: 03/03/2019, Categorie: Tradimenti Autore: dik, Fonte: Annunci69

    ... cominciava a saltare, stavolta lei, su e giù su quel palo infilato nel suo corpo. Lui le prendeva i seni e li premeva forte, li strizzava, li succhiava mentre lei ad occhi chiusi si prendeva tutto quel piacere venendo ancora. Lui ancora resisteva, altro che pivello, l'ha messa giù ponendosi sopra di lei, entrando ancora e ricominciando a stantuffare su e giù. Lei ora se lo godeva anche guarandolo, osservando i suoi giovani muscoli tendersi ogni volta che si allontanava e ritornava all'assalto, i suoi pettorali tesi, gli addominali duri e definiti. Con le mani lei gli prendeva il culo e gli apriva le gambe sempre di più, se lo spingeva dentro forte. Lo sentiva sempre più gonfio, vedeva il suo volto sofferente, lo sentiva gemere, aumentare il ritmo dei colpi; lo sentiva dentro, sentiva il suo odore, sentiva nelle orecchie il tonfo del corpo di lui sul suo pube, un crescendo di piacere, di calore finchè lui ha cacciato un urlo animalesco, e continuava a sbattere sempre più forte mentre le sborrava nella fica quanto più ne aveva. Lei era accalorata in volto, sudata, ma ancor più caldo sentiva nell'utero, sentiva il suo seme caldo dentro di sè. Si, perchè in tutto questo di preservativi non se ne è vista l'ombra, nè mia moglie gli aveva chiesto di indossarne uno. Ha continuato a starle dentro per qualche minuto, buttato su di lei respirando forte. Lei si sentiva intrappolata, piacevolmente costretta sotto di lui, con ancora le cosce strette al suo corpo e il suo cazzo dentro, ...
    ... che pian piano diventava meno duro, anche se ancora voluminoso. Finalmente lui si è discostato, le ha restituito i vestiti prendendoli da terra e: "Ora te ne puoi andare, puttana! E torna quando vuoi essere scopata, tanto lo so che non aspettavi altro, che ti è piaciuto! Lo so, ritornerai!"
    
    Lei si è alzata offesa, gli ha voltato le spalle, si è rimessa le mutandine con ancora la sborra che le colava dalla fica, si è rivestita e voltata verso di lui: "Vaffanculo stronzo! E impara a scopare prima, che sei una mezza sega!"
    
    E' uscita sbattendo la porta, ha chiamato l'ascensore, è entrata, ha premuto "T". Le ante si sono richiuse e finalmente si è accosciata mettendosi la testa tra le mani. E' scoppiata in un pianto rabbioso per essersi sentita offendere in quel modo. Era stato straordinario, una scopata come mai prima, da ripetere più e più volte. Ma perchè si è comportato così da stronzo? Riaperte le ante è scpappata verso la macchina. Per fortuna lui abitava a 300 metri dall'ufficio, ecco perchè passava sempre da lì. Tornata a casa il resto è storia.
    
    Finito il racconto lei è in lacrime, la prendo tra le braccia e la stringo a me: "Tranquilla amore, non preoccuparti. Può capitare di sbagliare, ti capisco. Ora però fa che non succeda più. Io ti avevo detto di provocarlo, non di andarci a letto! Comunque me la sono cercata anche io. E' anche colpa mia. Dimentichiamo tutto, ti va?"
    
    Lei mi guarda con gli occhi umidi e mi bacia dolcemente. Dimentichiamo tutto e facciamo ...