1. La prof si fa suora 2


    Data: 03/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Troy2a, Fonte: EroticiRacconti

    “Reverenda madre! Reverenda madre!”
    
    Suor Luigina irruppe, senza bussare, nella cella dove la prof Stefanelli, suor Paola, si intratteneva, in ripetizioni orali e non solo, con due ragazzi ospiti del convitto. Come previsto dallo zio Monsignore, la vecchia superiora non aveva retto ai cambiamenti intervenuti e aveva gettato la spugna. Così, suor Paola, non senza qualche intoppo, ne aveva preso il posto.
    
    “Che succede, suor Luigina?” chiese, visibilmente preoccupata, interrompendo il suo impegno.
    
    “Reverenda madre, suo figlio è qui!” proferì d'un fiato la piccola suora.
    
    “E che sarà mai? Mi avrò visto scopare con due uomini contemporaneamente ed anche di più decine di volte. Lo faccia entrare!”
    
    Non ce ne fu bisogno: ero già sulla porta, rimasta spalancata.
    
    “Ciao, mamma!”
    
    “Ciao, tesoro! Vuoi unirti a noi, o preferisci aspettarmi di là?”
    
    “Che domande inutili!” dissi, mentre già cominciavo a spogliarmi, con il cazzo diventato duro alla sola vista del meraviglioso corpo di mia madre, offerto a quei giovani.
    
    Mentre mi unico al loro amplesso, l'altra suora si eclissò, accostando la porta senza chiuderla del tutto, come l'aveva trovata. Mia madre aveva voluto che le porte fossero lasciate sempre in modo tale da consentire che chiunque potesse sbirciare dentro: una regola che valeva per tutte le consorelle.
    
    Mia madre mi accolse con un bacio che sapeva di cazzi: di quei cazzi che non aveva lasciato un solo attimo e che era tornata subito ad infilarsi nel ...
    ... culo ed in bocca, non appena s'era tranquillizzata, rispetto al motivo che aveva messo in agitazione suor Luigina.
    
    “Che bello il cazzo, tesoro! Non mi sazierò mai a sufficienza.”
    
    “Ti capisco, mamma, Anch'io non sarò mai sazio di fica e della tua in particolare.”
    
    Eravamo i soli a parlare: i ragazzi avevano ripreso a darci dentro e gli unici versi che emettevano erano grugniti di piacere, intervallati da respiri profondi. Lasciai che mia madre si impossessasse del mio cazzo e alternasse nella sua bocca il mio e quello di uno dei ragazzi, mentre l'altro continuava a sfondarle il culo, sempre che ci fosse ancora un culo da sfondare. Che bocca! Per quanto abbia sempre provato a descrivere la maestria della genitrice nel dispensare piacere, se non lo avete provato, non potrete mai neanche avvicinarvi ad immaginarlo.
    
    Guardavo i suoi seni, non più sodi come un tempo, ballonzolare, sotto i colpi a tratti violenti che riceveva nel culo e morivo dalla voglia di andare a suggerli. Mi sfilai da lei ed improvvisandomi contorsionista mi infilai sotto di lei, facendo scivolre le mie gambe tra quelle dello studente che la inculava. Non ebbi bisogno di palesare le mie intenzioni: la nostra intesa non necessitava di parole. Prese il mio cazzo e se lo infilò nella fica, quasi buttando fuori l'altro, che, però, tornò subito ad infilzarla. Lasciai che mi cavalcasse e non la fermai quando, dopo una decina di minuti, raggiunsi l'orgasmo, svuotandomi i coglioni dentro di lei. Allora, lei ...
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