1. io e paolino, mamma mia! (mamma sua...) - 1


    Data: 01/03/2019, Categorie: Trans Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: evablu, Fonte: xHamster

    Fu tutta colpa di quella inguaribile e tremenda zitella della prof di mate. Creava un tale terrore, in classe - il primo che si distraeva veniva chiamato immediatamente a ripetere quello che lei stava spiegando, oppure veniva direttamente interrogato - che non ci si poteva fisicamente muovere, a stento si poteva respirare. Quel giorno avevamo educazione fisica e io indossavo una tuta molto aderente e sottile, leggermente a vita bassa, che mi lasciava nudo un pezzo di schiena tra la maglietta e il sedere, una tuta che era unisex ma tendente decisamente al femminile e attraverso cui forse - questo in effetti non lo avevo calcolato - si intravedeva l'elastico del tanga, questo sì, spiccatamente da femmina, anche un pochino maialetta, che indossavo come intimo.
    
    Un po' per civetteria, un po' per comodità, seguivo la lezione dal mio posto, in fondo alla classe, la spalliera della sedia che toccava il muro, i gomiti poggiati sul banco, il busto sporto obliquamente in avanti, con le minuscole ma ben visibili tettine a penzolare sul piano del tavolo, le caviglie intrecciate e soprattutto il sedere leggermente sollevato, di poco, di pochissimo rispetto al sedile, saranno stati tre, quattro centimetri. Lo spazio, insomma, per metterci a stento una...
    
    Sentii la mano del mio compagno di banco un attimo dopo averlo pensato: si era infilato proprio lì, in quella fessura quasi inesistente, tra la sedia e i glutei sodi, esattamente nel punto in cui c'è il solco formato dalla ...
    ... congiunzione delle natiche. Una volta entrato, spinse con decisione medio e anulare verso l'alto, facendomi sussultare dopo avere indovinato il contorno del buchino, provocandomi una scossa elettrica lungo tutto il corpo, dal cuoio capelluto alle unghie dei piedi, che, da vera civettuola, coprivo di uno smalto nero, naturalmente in grande e assoluto segreto.
    
    - Carnati, tutto bene?
    
    La voce melliflua ma ferma della prof mi raggiunse istantaneamente, al minimo movimento, come una freccia al centro del petto, terrorizzandomi. Nel silenzio totale della classe, 40 occhi si girarono contemporaneamente verso di me: mi stavo candidando al martirio e tutti volevano vedere come si muore, per la serie mors tua, vita mea.
    
    - Sì, prof, tutto bene. Mi scusi.
    
    Lei, dopo avere puntato i miei occhiali spessi con i suoi da fondo di bottiglia, che le rendevano gli occhi piccoli piccoli e cattivi, riprese a parlare piano, brutta e malvestita com'era, con quella zazzera grigiastra sulla testa e quel visetto smagrito e rugoso da zitella acida, insaccata in un vestito lungo e sgraziato come lei, che aveva ben poco da mostrare.
    
    Nonostante il trambusto che aveva provocato, però, quel porco non mi aveva tolto la mano da sotto il culo. L'aula era stretta, stavamo giocoforza incollati l'un l'altro e nemmeno si notava la sua posizione anomala, tutto spostato dal mio lato, il braccio sinistro coperto dalla mia schiena, la mano comodamente piazzata tra le mie natiche, le dita intente a frugare il buchino, ...
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