1. Cognata proibita


    Data: 27/02/2019, Categorie: Etero Autore: Lucaxbisex, Fonte: Annunci69

    ... sorella.
    
    Una volta capitò che andammo in campeggio insieme. Avevamo una tenda unica, grande e con due piccoli spazi separati per la notte. Io avrei voluto dormire tra le due pregustando già di esplorare parti mai raggiunte. Speravo di avverare il sogno di un pompino a due bocche. Ma mia moglie voleva un po' di intimità. Così, quasi per vendetta, la notte me la scopai con più foga del solito. Volevo che mia cognata ci sentisse e partecipasse, a distanza, magari toccandosi eccitata dai gemiti della sorella.
    
    Io non stavo scopando mia moglie: non c'era molta luce e nella mia testa immaginavo chiaramente mia cognata godere sotto i miei potenti colpi. Vedevo le sue tette rotonde e perfette sobbalzare al ritmo del sesso. Sentivo le sue mani graffiarmi e le sue gambe stringermi i fianchi per guidarmi sempre più in profondità. Ma la mia fantasia volava mentre la sentivo gemere e non vedevo mia moglie sotto di me ma mia cognata che urlava e mi diceva di scoparla come una troia.
    
    Dopo un orgasmo esplosivo finalmente tornai alla realtà. Subito pensai a mia cognata che ci aveva chiaramente sentiti, come anche i campeggiatori olandesi della tenda vicina. Me la immaginavo anche lei sfinita dopo chissà quanti orgasmi solitari immaginadomi sopra di lei.
    
    La mattina dopo mia cognata mi guardava con un sorriso strano, quasi triste. Un po' la capivo: certamente voleva anche lei provare il mio sesso di prima mano. La dovevo accontentare anche per non rischiare di morire anch'io ...
    ... di tristezza. Il nostro amore doveva trovare uno sbocco concreto e non essere fatto solo di sguardi nascosti. Dovevamo scopare!
    
    Mi decisi ad agire quel pomeriggio quando mia moglie riposava in tenda. Avrei dovuto essere meno focoso per non svegliarla. Forse mi sarei dovuto accontentare di un pompino o al massimo una spagnola fra le sue bellissime tette. Ma dopo la prima volta ce ne sarebbero state certamente molte altre, più private.
    
    Uscì dalla tenda e trovai mia cognata seduta di spalle su una panca che guardava verso un laghetto. Mi avvicinai piano ma lei mi senti e si giro verso di me, lentamente. Il suo sguardo era ancora triste così le sorrisi. Presto saremmo stati liberi. Con prudenza e di nascosto, ma liberi.
    
    Le misi una mano sulla spalla e lei si alzò. Eravamo vicinissimi. Il mio cazzo sovreccitato sfiorava, attraverso il mio costume, il suo pancino nudo. Le accarezzai un braccio. Le strinsi una mano e finalmente la baciai.
    
    In tutta la mia vita non avevo mai provato nulla di simile e non sono ancora riuscito a trovare parole adatte a descrivere quel momento.
    
    Sentì un fuoco salirmi dal basso ventre e bruciarmi dentro fino alla gola. Il mondo svanì e vidi solo un bagliore allucinante. E lampi, come se mille stelle stessero esplodendo, rosse blu bianche, davanti ai miei occhi. Tutto a un tratto il mio respiro si bloccò, come anche tutto l'universo attorno a me. Boccheggiavo. Mi mancava il fiato. Quella ginocchiata sui coglioni non la dimenticherò mai. 
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