1. Lei si rifiutava categoricamente….


    Data: 26/02/2019, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Clisterino, Fonte: RaccontiMilu

    ... una smorfia corrucciata e preoccupata… “Quella ragazzina… non so… qui ci vorrebbe un bel clistere, ma sin da piccola è sempre stato un problema farglielo… pensa che alcune volte abbiamo persino desistito… una vera peste… inoltre la sua allergia ai farmaci non ci pone neppure l’alternativa a un sano lassativo…” Io la seguivo con lo sguardo in attesa di un responso, mia suocera si portò la mano al mento come per riflettere, poi improvvisamente….”E se glielo facessi tu un bel clistere ?!…” disse raggiante “…forse da te se lo farebbe fare senza problemi”, abbassai lo sguardo e gli dissi a bassa voce “Ma io non se sono capace, non saprei neppure da dove iniziare, inoltre in casa non abbiamo alcun strumento…, ne’ clisteri, ne’ perette…” “Ohh, questo non è un problema, io li ho e ve li potrei prestare…” affermò in tutta sicurezza. In totale sicurezza aprì un armadietto e…, alla mia vista comparve una immagine che mi affascinò e mi turbò… una stupenda e grossa peretta arancione con canula bianca e subito dietro un enteroclisma di vetro con un lungo tubo attorcigliato ad esso terminante con una lunga canula che portava a ridosso la classica farfallina di apertura della valvola, li estrasse entrambi e li depositò sul tavolo della credenza. “Ecco, ora gli diamo una bella sciacquatine e poi ci pensi tu, sono sicura che a te darà ascolto…”cercai di bloccarla subito… “No… No signora, io non so neppure da che pare iniziare, non sono pratico…”. La suocera mi guardò come si guarda un ...
    ... imbecille…”Ma scusa, a te nessuno mai ti ha fatto un clistere o una peretta?… cosa diavolo ci vuole, mica devi avere una laurea in medicina!” disse sbottando e poi, dopo una pausa aggiunse, cambiando completamente tono, girando lo sguardo verso di me e addolcendosi in modo sensuale… “Vuoi che ti insegni?…”. Un tuffo al cuore per un attimo non mi fece perdere i sensi… “in che modo?..” gli risposi io mostrando un’aria da perfetto ignorante in materia, ma subito lei mi riprese “…in che modo, …in che modo, ..ma dai Maurizio, …vabbeh, vorra dire che farò da cavia, tanto ne ho bisogno comunque, però …mostrami attenzione ehh!”. Così imponendosi iniziò a far bollire l’acqua, poi, dopo aver spento la fiamma, aggiunse della camomilla nelle giuste quantità, attese che si intiepidisse il tutto e poi prese la peretta “Vedi Maurizio, … ora devi premerla per far uscire l’aria, poi intingi il beccuccio nel catino e …. Eccoooo, vedi che come la assorbe riprendendosi la sua forma originaria?, eccooooo… poi dirigi la canula verso l’alto, premi sotto fino al primo schizzetto e poi… giù nel catino a riprendersi quanto manca… eccooooo…”. Soddisfatta del suo atteggiamento da insegnante, la suocera appoggiò la pera sul tavolo, mise un ginocchio su una sedia messa di traverso e si chinò sul tavolo appoggiandoci i gomiti e a questo punto… “Forza dai Maurizio, ora infilami la canula dentro, dai… mica ti formalizzerai…”. Ero praticamente paralizzato, l’emozione mi aveva provocato un blocco totale, ma dovevo ...
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