Lei si rifiutava categoricamente….
Data: 26/02/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Autore: Clisterino, Fonte: RaccontiMilu
Avevi quel brutto vizietto, si lo sai, quello che ti portava a interrompere ogni nostro attimo di vita vissuta insieme ogni qual volta che tua madre ti chiamava dalla finestra. “Elyyy, ..Elyyy” eccola, tua madre ti sta chiamando e tu… subito alla finestra per assecondare ogni sua esigenza, anche quella più frivola, anche quella meno necessaria, ma del resto tu me lo avevi sempre premesso… “A mia madre devo tutto, per cui ogni volta che avrà bisogno io ci sarò…” avevi sentenziato quella volta. Io non avevo dato molto peso alla cosa, ma solo dopo me ne accorsi di cosa significasse un rapporto perennemente interrotto da quel richiamo proveniente dalla finestra di fronte dove abitava la tua mamma e cosa significhessero quelle ore passate a discutere con lei, soprattutto durante la bella stagione, periodo durante il quale è naturale avere le finestre aperte spalancate. Comunque, al di la di questa piccola anomalia, tu per me eri la donna più desiderabile del mondo e per te avrei fatto qualsiasi cosa, compreso quella di assecondarti in ogni tuo strano desiderio. Quel caldo e torrido mezzogiorno di un sabato di luglio ci sedemmo a mangiare ma, contrariamente al solito, solo il mio posto era regolarmente bandito e apparecchiato di tutto il necessario “Scusa cara, ma tu… non mangi?” “No tesoro, non sto molto bene, mi sento stranamente gonfia e indisposta” Subito mi preoccupai…”Come?? ma sei stata dal medico??..” al che lei aggiunse con tono perentorio, come per troncare la ...
... discussione: “Ma non è nulla, cose che passano…, appena andro’ a scaricarmi tutto passerà…” “Ma no cara, non è bello rimanere in attesa di chissà quale evento risolutore, bisogna che tu venga aiutata in questo”… “E come??…” aggiunse Ely in tono di sfida… Fu a questo punto che un mio vechissimo pallino mi fece prendere la palla al balzo…. “Non so, magari con un clisterino o una peretta…”, improvvisamente Ely mi zittì violentemente: “Ma sei impazzitoooo! cosa diavolo ti viene in mente, queste cose da troglodita…” “Ma no cara…” tentai di dare una spiegazione “…chiedi anche a tua madre, vedrai che mi darà ragione, una bella peretta e tanti problemi si risolvono in sola volta”. Usci’ dalla porta della cucina quasi offesa, chiudendosi la porta dietro di sè. “Che testona,…” dissi tra me e me “…quando si mette in testa che è NO è sempre NO!” Ma stavolta non volevo dargliela vinta, mangiai poco e di fretta, poi scesi le scale e bussai alla porta della suocera, una donna nel pieno della sua vitalità, anche se quasi cinquantenne mostrava una femminilità matura di assoluto rispetto. “Buongiorno Maurizio, venga, a cosa devo l’onore ella sua visita…” disse in tono ilare, come per prendermi in giro in quanto sapeva benissimo quanto poco ci tenessi a farle visita, ma vista l’occasione decisi di soprassedere e venire al dunque: “Ely da un po’ di giorni sta poco bene, dice che si sente gonfia, e che ……”. Gli misi davanti un quadro clinico tale da vedere trasformare il suo sguardo sufficiente e ilare in ...