Sofia
Data: 26/02/2019,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Lesbo
Autore: eleo, Fonte: xHamster
... mi fece girare a pancia sotto. Lì mi lasciai completamente andare a lei e ai suoi movimenti avvolgenti. Finita quell’ora e mezza di estasi rimasi ancora un po’ distesa a godere del calore del lettino. Andai a fare una doccia e mi rivestii velocemente. Trovai Sofia ad attendermi vicino la porta d’ingresso del centro, mi chiese: “tutto bene?” risposi: “fantastico! hai le mani d’oro, sei la migliore che ho provato in assoluto, hai conquistato sicuramente una nuova cliente”. Lei rispondendo al mio sorriso compiaciuta mi accompagnò verso l’ingresso per pagare. Volevo stare ancora con lei, volevo conoscerla e con coraggio chiesi “visto che è ora di pranzo, possiamo mangiare qualcosa insieme?” mi guardò e mi rispose: “mi dispiace non posso alle 15 ho un percorso di coppia di un paio di ore. Magari la prossima volta.“ Ero un po’ delusa. Una voce la chiamò: “Sofia, vieni qui un attimo!” si scusò e si avvicinò alla reception e la ragazza le mostrò qualcosa sul monitor. Tornò verso di me e mi chiese: “ancora valido l’invito per mangiar qualcosa insieme?” Sorrisi e dissi: “sì, certo, conosco un posto qui vicino dove possiamo prendere qualcosa, ma non eri impegnata?” “Sì, ma il cliente ha disdetto e quindi sono libera” disse un po’ scocciata. Mi poggiò la mano sulla mia. “Andiamo che ho un po’ di fame” disse sorridendo.” mi cambio e arrivo”. Andammo con macchine separate... davanti a un piatto di pasta parlammo un po’ di noi ma rimanemmo sul formale, lavoro soprattutto … ricevette una ...
... telefonata e notai sul suo display la foto di due bimbi. Si alzò scusandosi. I miei timori si stavano rivelando veri. Tornò al tavolo e con un po’ di sfrontatezza chiesi: “sono i tuoi figli quelli?” Lei sorridendo mi rispose “Sì!” accese il display del telefono e me lo porse per vederli. “Che bei bambini che hai! Da quanto sei sposata?” le chiesi per ulteriore conferma. “Veramente mi sto separando in questo periodo” disse abbassando il capo. “Scusami” dissi desolata. “Non scusarti, non è mica colpa tua” aggiunse e la sua mano sfiorò la mia nel prendere il telefono che le stavo porgendo. Un brivido mi percosse il corpo, ci guardammo intensamente, mi perdevo nei suoi occhi. Che situazione imbarazzante che avevo creato! Pagammo, uscimmo e ci avviammo alle macchine. Davanti alla sua auto la salutai dicendo: “Alla prossima Sofia, amo i massaggi, verrò certamente a trovarti. Ora si è fatto tardi…” guardai il polso e mi accorsi di non avere l’orologio. “Cavolo, mi sono dimenticata l’orologio al centro” dissi un po’ irritata. “Torniamo insieme allora” rispose lei. Durante il tragitto pensai che le mie fantasie erano andate oltre la realtà, quella donna era etero con tanto di prole, eppure a volte mi guardava come se… sembrasse che … potessi piacerle. Arrivai in villa con questo pensiero. Avevo appuntamento tra mezz’ora con Manuela a casa sua, mi aveva chiesto di aiutarla a montare un armadio. Entrai con Sofia dentro il centro, mi diressi verso lo spogliatoio, l’orologio era proprio dove ...