1. Una notte a new york


    Data: 23/02/2019, Categorie: Etero Autore: xNemesi, Fonte: Annunci69

    ... violento temporale.
    
    E’ quasi mezzanotte quando esco dal ristornate ormai quasi deserto, l’aria ora ha un altro profumo, è decisamente più fredda. Timide folate di vento scendono verso la strada risucchiate dalle pareti dei grattacieli che le catturano.
    
    Ho voglia di fumare. Tornare a passeggiare e perdermi senza meta per le strade di New York che il diluvio appena terminato ha ripulito dallo sporco e dalla folla.
    
    Ho anche voglia di qualcosa d’altro…
    
    Ho appena lasciato Times Square alle mie spalle, ora sono sulla 42th strada passo sotto la pensilina del maestoso ingresso del building con la sede della Conde-Nast , ne approfitto per riparami dal vento e accendermi una sigaretta.
    
    Cammino radente alle pareti dei palazzi schivando gli ultimi rimasugli del temporale. Ora le pareti di cemento alla mia sinistra lasciano il posto alle ampie vetrate di un altro locale arredato elegantemente con un grande bancone del bar illuminato da una luce soffusa, calda e accogliente.
    
    Lei è lì, sola…, elegantemente seduta con le lunghe gambe accavallate su un piccolo e alto sgabello e mi guarda attraverso la vetrata.
    
    I segnali che arrivano al mio cervello sono inequivocabili. Quel sorriso ammiccante, quel leggero sporgersi verso di me, quel leggerissimo dondolio delle gambe. Piccoli movimenti del corpo femminile che ho imparato a conoscere in tanti altri luoghi in giro per il mondo.
    
    E così entro. Driblo un paio di camerieri accorsi per portarmi ad un tavolo, mi siedo, (cerco ...
    ... di farlo anche se non ho un buon rapporto con questi trabiccoli), su uno sgabello a poca distanza dal suo, il bar è quasi deserto.
    
    I nostri sguardi si incontrano. Accidenti, è bellissima! Avrà all'incirca una trentina d’anni, la pelle color caffè latte è liscia come seta, capelli lunghi neri con un taglio particolare, occhi profondi color nocciola incastonati in un viso dai lineamenti leggermente orientali.
    
    Ora mi muovo come recitando la trama di un vecchio film e mi sento tanto Humphrey Bogart seduto nel suo locale a Casablanca.
    
    Ordino da bere per me e chiedo al barman di portare un altro drink alla mia bella vicina, lui annuisce con occhi furbi.
    
    I drink arrivano, Lei fingendosi sorpresa mi ringrazia sporgendosi verso di me mentre con la mano affusolata mi indica lo sgabello vicino al suo. Afferro il mio Armagnac e cercando di non rovinare giù per lo sgabello, mi avvicino.
    
    Ci presentiamo, Lei si chiama Michelle, (ma quando mai penso...), mi viene spontanea una battuta sull'altra Michelle che impazza negli USA da qualche mese, la moglie di Obama, Lei ride, sembra divertita ed io intanto le dico con sincerità disarmante di quanto sia bella.
    
    Abbandoniamo il bancone con i nostri drink e ci sediamo vicini su due poltroncine di cuoio scuro. Nell'accompagnarla a sedere ho potuto godere della vista della sua schiena nuda e del suo fondo schiena fasciato in un semplice ma allo stesso tempo molto sexy abitino da sera.
    
    Iniziamo a raccontarci qualcosa di noi. Le mi ...