Di nuovo in palestra, ma..
Data: 22/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: 21ennedotato, Fonte: Annunci69
... era rasato, i peli della barba erano intrisi di acqua e sapone.
«Ho dimenticato di nuovo lo shampoo» e ho riso per apparire amichevole.
«Ti presto il mio se vuoi» non mi aveva ancora guardato una volta.
«Mi faresti un grande piacere, di nuovo. Lancia» mi ha lanciato la bottiglia di shampoo, non ho fatto nemmeno il gesto di provare a prenderla, volevo che cadesse.
Mi sono piegato esattamente come la settimana scorsa. Sono rimasto per più tempo dell'ultima volta in quella posizione, ma niente. Non si era mosso.
Ok, avevo capito che non sarei riuscito a fare nulla. Così mi sono fatto lo shampoo senza guardarlo e gli ho ridato la bottiglia ringraziandolo freddamente a mia volta.
«Beh? Che hai, non ti eccito più?» mentre gli dicevo questo ho notato che il suo cazzo si stava indurendo.
Non ha detto niente, ma mentre prendeva la bottiglia l'ho visto. Sul suo enorme anulare aveva una fede.
«Pensi sia un problema per me? Anche io sono fidanzato. Ti prego dammelo in bocca almeno.» senza dire altro, e senza che lui dicesse nulla, mi sono inginocchiato e ho cominciato a succhiarglielo come una troia.
Non me lo aspettavo, giuro, ma mi ha dato uno schiaffo in pieno volto.
«Che cazzo fai?» con la mano mi tenevo la guancia, bruciava come l'inferno, sentivo le lacrime affiorare. Sicuramente mi sarebbe rimasto il segno.
«Non posso, stupida troia, sono sposato.» mi ha detto senza guardarmi.
Ero ancora per terra ma quello schiaffo mi aveva eccitato da morire, ...
... ne volevo ancora.
«Non dicevi così la settimana scorsa però. » e ho ripreso a succhiarglielo, questa volta per più tempo, gli affondavo le mani nei glutei sodi e duri, perfetti, per cercare di mettere più cazzo possibile nella mia bocca. Mi sembrava impossibile metterlo tutto stavolta.
DI nuovo mi ha fermato. Con un pugno su una spalla stavolta.
«Ti ho detto di no, puttana.» la porta dello spogliatoio si era aperta per poi richiudersi subito.
Mi sentivo di fuoco. Potevo percepire il mio buchetto aprirsi senza controllo, il mio pisello era ormai di marmo. Lui l'aveva notato.
Lo guardavo sdraiato sulla piastra della doccia, mentre l'acqua mi bagnava e la schiuma del sapone scorreva via dal mio corpo. Le mie gambe erano aperte per vederlo meglio, lui mi fissava il buco. Il suo pisello dondolava da una parte all'altra, ma si stava indurendo molto velocemente.
Poi si è lanciato su di me. Mi ha messo una mano enorme sulla gola e ha cominciato a stringere, forte, quasi non respiravo.
«Ti piace così troia?» il suo cazzo, ormai duro, è entrato improvvisamente nel culo, lasciandomi senza fiato.
«Si, papi. Dammelo. Ancora» Mi ha dato sei colpi, contati. Sentivo i suoi muscoli contratti. La mano sempre più stretta intorno al mio collo. La porta poi si è aperta.
Il gigante si è subito staccato da me, andandosi a mettere sotto la doccia, di spalle. Non poteva permettere che qualcuno vedesse la sua erezione. Doveva stare lontano dalla parete perchè altrimenti il ...