Elisa ed il suo piacere solitario
Data: 18/02/2019,
Categorie:
Autoerotismo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... venire voglia di stringerli.Ecco ora avrebbe voluto che quegli occhi fossero davanti ai suoi e la guardassero mentre stava fremendo dal desiderio di riscaldarsi, di muoversi sotto l’incalzare delle dita che accarezzavano oltre che le tette anche tutto il resto del corpo.Infatti le dita di Elisa sono scivolate lentamente dal collo al petto dove in altre occasioni hanno trovato trovando una lievissima resistenza nel bordo rinforzato del reggiseno. Le sue tette adesso erano sfiorate dalle sue dita ma le sembrava che fossero gli occhi di quel ragazzo che uscito dalla sua mente era lì presente davanti a lei a guardarla e stimolarla. Sentiva i capezzoli indurirsi all’inverosimile e gonfiarsi mentre le sue gambe si aprivano ancora di più lasciando che l’aria accarezzasse le sue grandi labbra ormai gonfie e umide del nettare che le stava lubrificando.Le sensazioni che Elisa provava erano intense e si è ricordata dell’ultima volta che si era toccata pochi giorni prima ma ciò non le è sembrato importante ed ha proseguito a muoversi sul divano lasciando che le sue dita afferrassero uno dopo l’altro i capezzoli stringendoli, schiacciandoli e stuzzicandoli.Il copro di Elisa vibrava e la voglia di toccarsi superava i suoi tentativi di far durare il più a lungo possibile il piacere che incessantemente richiedeva maggiori attenzioni. Sentiva anche scivolare fuori gli umori dal suo sesso e colare in parte lungo le cosce che in quel momento avrebbe voluto spalancare fino all’inverosimile ...
... ma anche sull’accappatoio.Per cercare di rendere più concreta l’immagine di quel misterioso Lui ha chiuso gli occhi immaginandolo in quel locale, vedendolo davanti a sé che la stava sfiorando dolcemente con le dita.In quel momento, presa dalla sua fantasia, Elisa ha istintivamente ha fatto scivolare la sua mano sulla sua pancia e sull’ombelico ed anche più giù fino a sentire i primi peli pubici sotto I polpastrelli.Presa com’era ha chiuso gli occhi senza curarsi dei propri gemiti che aumentavano di intensità.Le sue dita, che erano ormai esperte del suo piacere, non trovarono più freni e continuavano a seguire il loro percorso quasi a memoria scivolando tra I peli, sfiorando la parte interna delle cosce, giungendo all’inguine, che già sensibilissimo, l’ha fatta sussultare ad ogni passaggio.L’altra mano ancora sulle mammelle proseguiva il lento ma piacevolissimo massaggio dei capezzoli sempre più duri e irti. Ormai sapeva che era su una via di non ritorno e non poteva più fermarsi e né voleva farlo. Giunta a quello stato di eccitazione desiderava godere ma il suo desiderio era anche prolungare quello stato piacevole di eccitazione, cosicché si è seduta allargando bene le gambe e, mentre con una mano continuava a passare sulle tette titillarsi I capezzoli, con l’altra andava periodicamente ad accarezzare tra le labbra dilatate e gonfie che, piene dei suoi umori, volevano essere allargate e stuzzicate fino allo spasimo. Aprendo ancora di più le cosce ha lasciato che due dita le ...