1. Nascita di uno schiavo – sogni di un ragazzo


    Data: 17/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Maurocollant, Fonte: Annunci69

    ... quell’età avevo iniziato ad indossare alcune cose di mia zia, in particolare le sue calze, i suoi collant, i suoi reggiseni, le sue sottovesti, quelle cose aumentavano la mia voglia di essere femmina, poi l’essere scoperto ha avuto il pregio di provare l’umiliazione e la vergogna; anche se, subito, quelle sensazioni sono state molto frustranti rispetto ai miei desideri, in quanto non erano dello stesso tipo che io sognavo e non lo furono nemmeno in seguito, pur continuando ad indossare col permsesso di zia, ma, anche se il ruolo zia/nipote poteva avere i connotati di qualcosa di evocativo del ruolo dominatrice/schiavo, non lo fu mai e mi tenni, segrete, le mie voglie.
    
    Forse avere troppe fantasie non aiuta, perchè ogni volta nei pensiri quella fantasia si rielabora, aggiunge un particolare, aggiunge un momento in più su cui poi allargare le vedute di ciò che si vorrebbe, di ciò che si desidera.
    
    Si immaginano nuove situazioni, nuove umiliazioni, nuove piacevole dominazioni a cui soggiacere e quindi, non nego, che già in età adolescenziale immaginavo punizioni severe, umiliazioni pubbliche dove il pubblico erano altri schiavi come me, immaginavo già la piacevole sensazione che si può provare e che può donare la pioggia dorata.
    
    Purtroppo le possiilità di dare sfogo alle ...
    ... mie voglie non c’erano e il sesso che facevo con due amici, maschi, cercavo di farlo diventare un piacere servile per me, ma non era condiviso e, mi resi conto, che dominare lo deve fare chi sa che questo ruolo gli appartiene, non lo si inventa e, sicuramente, non deve essere lo schiavo a dire all’ipotetico padrone come e cosa deve fare.
    
    Le mie voglie di sottomissione sono sempre state represse per la mancanza di una partner o un partner che sapesse essere Superiore, Dominante, Padrone.
    
    Eppure occasioni ne ho avute, persone con le quali creare il giusto feeling ce ne sono state, ma mai c’è stata la possibilità di poter sentire veramente il ruolo che la mia natura mi ha dato.
    
    Probabilmente persone che abbiano un senso cerebrale del piacere sessuale che può dare la dominazione su persone che, con altrettanto piacere cerebrale, adorino sentirsi sottomesse, non ne ho mai incontrate, non ho avuto questa fortuna e così non solo la voglia rimane, ma aumenta, si amplifica il desiderio di vivere quella situazione umiliante, servile, di essere usato.
    
    E quindi rimane quell’immagine del “Giudizio Universale” di Signorelli, come esempio delle mie voglie, del desiderio che vive in me, nella mia parte femminile, diciamo pure di frocia sottomessa, che è quello che voglio sentirmi. 
«123»