E allora dimmi, cosa ci fai qui?
Data: 16/02/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: AgirlHot, Fonte: RaccontiMilu
... senza che sia quello che parla di più, ha quella calma da uomo vissuto che la fa impazzire. Sente la sua lingua farsi strada nella bocca che sa di birra e sigaretta, un mix letale per lei che neanche fuma, non sa se lasciarsi subito andare, vorrebbe sentirsi desiderata maggiormente, vorrebbe trasformarlo in un animale. Gli poggia una mano sulla spalla che scorre fino a al petto, risale fino al collo scoperto e lui rabbrividisce perché ha la mano gelida, lei sorride e gli mordicchia le labbra, l’altra mano è fra i suoi capelli ricci, lui è maledettamente sexy perché forse è l’unico uomo a non sembrare uno spacciatore di droga messicano con quei baffi che le solleticano l’arco di cupido, i suoi occhi chiari sembrano diventati scuri da quanto si è dilatata la pupilla. La prende per i fianchi per farla salire a cavalcioni sopra di lui, le sue mani sotto il vestito a slacciare con un colpo solo il reggiseno, lei rimane ogni volta senza fiato, le dita che si richiudono a coppa e i polpastrelli che giocano con i piccoli capezzoli, lui invece ha le mani calde, è un piacere sentirlo così vicino, gli bacia la fronte, si sbottona freneticamente il vestito per esporre più carne, gli prende il viso fra le mani e lo bacia a lingua sciolta, gli sbottona a sua volta la camicia e gli sfila la maglietta nera, la sua pelle così chiara fa contrasto con la sua, così scura anche d’inverno. Gli lecca il collo, non ha un profumo, ciò che sente è solo la sua pelle. Lui non resta fermo, una mano è ...
... sul morbido fianco a palmo aperto, l’altra è sul seno sinistro ma si sposta subito per afferrarle il collo, Dio quanto le piace questo gesto di possesso, le esce un gemito che fa eccitarlo ancora di più. Le mani corrono ad afferrarle il culo, lo muove verso il membro costretto fra gli indumenti, è incredibile quanto sia così sodo, quasi le dita non affondano nella pelle, è della dimensione perfetta, non piccolo né gigante, il proseguo ideale dei suoi fianchi sinuosi da fattrice, da donna sana da ingravidare, lei ha un fisico che lo attizza indicibilmente, non è magra ma è in forma, possiede la morbidezza di chi sa godersi la vita e l’elasticità dovuta alla giovane età. Si slaccia velocemente la cintura e Francesca gli fa scorrere la mano sul membro prima che lo liberi dalla costrizione degli indumenti. Lui le dice di andare in camera da letto ma lei non si muove, lo sfida. Le sorride prende un suo capezzolo fra le dita stringendo, lei chiude gli occhi, la bocca socchiusa, stringe ancora di più, le sopracciglia di lei aggrottate che le formano quell’espressione sublime di dolore, la mano di lei che cerca di allontanare la piccola tortura, lui la bacia quasi facendo cozzare i denti, le morde il labbro inferiore, lei gli graffia un braccio, fa per alzarsi, ci riesce. Sono in piedi di fronte l’altro ancora parzialmente vestiti, quell’abito completamente aperto di lei la rende più appetitosa, non riesce a non mettere le mani addosso al suo fondoschiena e a far scorrere le dita nella ...