E allora dimmi, cosa ci fai qui?
Data: 16/02/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: AgirlHot, Fonte: RaccontiMilu
“E allora dimmi, cosa ci fai qui?” Sorriso sornione.
È una domanda innocua ma nella sua mente Francesca avrebbe almeno tre risposte da dargli tutte diverse. La prima è quella ufficiale, deve riprendere l’anello che aveva dimenticato durante una serata passionale con lui ma diciamola tutta, è solo una scusa che si ricollega alla seconda risposta, ovvero, farsi nuovamente compagnia in modo decisamente fisico; la terza è quella che non ammetterebbe mai, fare le corna al proprio compagno. Oramai si è abituata al senso di colpa e non intende più affrontarlo, se fa quello che fa ed è sbagliato, purtroppo non riesce a fermarsi, se scoprisse che anche il proprio compagno la tradisce, crede che non ci rimarrebbe male più di tanto, anzi continuerebbe più serena la propria relazione. Ovviamente. Ma le aspettative sociali sono bastarde e sinceramente è quello che rende più intrigante la situazione. Ufficialmente lei è con un’amica a farsi un giro e poi una pizza, sa che il proprio ragazzo non controllerà perché si fidano reciprocamente, se solo sapesse… Marcello è andato in camera per recuperare l’anello e lei non può fare a meno di provare quel dolce languore nel basso ventre quando gli vede quelle cosce allenate e lunghe, il jeans chiaro che gli sta da Dio, il suo stile un po’ bohémienne. È alto poco più di un metro e ottanta ma tanto chi non lo è più di lei dall’alto dei suoi centosessanta centimetri? Adora essere sovrastata, la fa sentire una preda che non ha scampo. Oggi è ...
... contenta di come si è presentata, poco trucco, solo un filo di eye-liner sugli occhi a mandorla, un vestito a camicetta, facile da togliere, sbottonato fino a far intravedere l’orlo della bralette, i capelli lisci che finalmente sono diventati un po’ più lunghi, spera che dopo lui possa tirarglieli mentre la penetra. Si sente sicura, sa di piacergli, ha valorizzato le labbra con un rossetto non troppo vistoso, odia apparire volgare, è la parte che preferisce del suo viso, sono piene, carnose il giusto, perfette da vedere appoggiate a un cazzo dal quale fuoriesce la gocciolina che le bagnerà. Marcello rientra nel suo campo visivo poggiando l’anello sul tavolino di fronte il divano dove è seduta. Francesca vorrebbe fingere indifferenza ma dentro ha il caos, lui sparisce dentro la cucina per riapparire con due bottiglie di birre artigianali in mano, sorride, è diventato il loro rito, dal primo incontro si sono scolati tipo sei bottiglie grandi in due, a stomaco vuoto senza poi mangiare, hanno cenato con i loro corpi dati in pasto reciprocamente. L’alcool si sa, ha ben favorito la distruzione del muro di imbarazzo fra due persone che non si conoscono. Questa sera forse non arrivano neanche a finire una bottiglia, Marcello le si siede vicino e dopo qualche sorso ha iniziato a toccarle il viso e a posare con poca pressione il pollice sul labbro inferiore. Ha un’aria sicura ma non risulta spaccone, è questo che l’ha colpita fin da subito, puoi intavolare con lui un discorso coinvolgente ...