Bad beat - Racconti Erotici

Bad beat

... minuti perdo la partita.

L'ultimo giocatore rimasto oltre a Riccardo, resto silenziosamente al suo posto mentre gli ospiti lasciano la stanza. Sandra mi lancia uno sguardo deluso, imbronciato, per nulla desiderosa di rimettersi i vestiti. Mentre sto per prendere la mia roba e andarmene, Riccardo fa un gesto discreto verso di me. Mi alzo e gli cammino verso di lui, girando intorno al lussuoso tavolo. Sono completamente nudo e lui indossa ancora il suo bel vestito. Non mi vergogno subito, ma il contrasto tra di noi è piuttosto inquietante.

La pelle di serpente sembra luccicare, come se l'uomo e la sedia formassero insieme qualcosa di inimmaginabile, un demone inespresso del gioco d'azzardo. Si sporge e mi parla.

Non posso credere alle mie orecchie. Vuole darmi una seconda possibilità! Guardandolo, incredulo, gli chiedo qual è il trucco.

Si appoggia allo schienale, sorride, poi indica Sandra e poi dà una pacca sulla sedia accanto a lui. Prima che abbia il tempo di prenderlo in considerazione, figuriamoci di rispondere, spazza via la sua pila di chip, lasciando due set da 30. Fa un sorriso selvaggio e fa l'occhiolino.

"100.000 euro?"

Questa è un'offerta che non posso rifiutare. Torno al tavolo e guardo Sandra. Alza un sopracciglio ma non dice niente, andando a sedersi accanto a Riccardo.

Le carte vengono distribuite. La prima mano è buona. Alzo da 2 a 5 e Riccardo chiama. Gli riveliamo quello che abbiamo e lui perde con la mia coppia di re. Lui ha 25 fiches ...

... e io 35.

Sorrido per la prima volta nel gioco, Riccardo deve spogliarsi. La mia soddisfazione è di breve durata mentre getta da parte il panciotto e si rimbocca le maniche. Il gioco è iniziato.

Quello che segue è un terribile avanti e indietro. Guadagniamo e perdiamo fiches senza uno swing decisivo in entrambi i casi. Sfortunatamente una coppia di assi inclina il gioco a suo favore e rabbrividisco mentre scendo a 24. Poi mi rendo conto che qualcosa non va.

Stiamo ancora giocando a spogliarello. Riccardo si è tolto il panciotto qualche mano fa. Alzo lo sguardo curioso verso il nostro ospite e mi rendo conto che ha il braccio intorno alla vita di Sandra. Si guarda indietro, maliziosamente.

A lei non sembra importare. Evita di voltarsi verso di lui, apparentemente facendo la timida, ma la postura del suo corpo la tradisce. Le sue mani, sepolte tra le gambe come per coprirsi, le mettono in bella mostra i seni, i suoi gomiti li stringono e li spingono in avanti. La vista mi eccita come sempre, ma dentro di me sta crescendo una sensazione diversa. Comincio a rendermi conto che non ho più il controllo della situazione. Senza rendermene conto completamente, ho scommesso la mia ragazza.

Le prossime mani vanno e vengono e prima che me ne accorga sono sceso a 20. Il disagio dell'ignoto si assesta e lascio un'occhiata riluttante a Sandra, in tempo per vedere Riccardo spingere le sue mani da parte e far scivolare le sue tra le sue gambe. La fisso con furiosa intensità, ma ...