1. La tenerezza di una suocera


    Data: 13/02/2019, Categorie: Incesti Autore: Zerogradi, Fonte: EroticiRacconti

    ... non lasciarmi cosi, (dentro di me pensavo e chi ti lascia cosi) ormai il mio cazzo era duro sembrava volesse scoppiare, rosso e turgido gli appoggio la punta tra le grandi labbra e piano entro centimetro dopo centimetro, sento le pareti della vagina che pulsano e riesco a sentire come scorre la sua sbrodola tra le cosce sono dentro e lei ancora…. dai ti prego spingi devi aprirmi tutta. Arrivo fino alle palle e comincio a sbatterla sento le mie palle che sbattono contro il suo buchetto del culo e un piacere inarrestabile. Lei continua dammelo tutto sono una troia non ti fermare ti prego non ti fermare. E chi si ferma, anzi alzo la voce.. Stai…. zitta e fatti chiavare zoccola!!! Le rispondo con affanno, si dimena come un serpente ogni colpo e un sussulto un fremito che trafigge tutto il corpo, non resisto più devo esplodere altrimenti impazzisco, lei capisce che si sta realizzando il piacere assoluto e con voce dolce e penetrante, ti prego vieni dentro non toglierlo voglio sentire come mi riempi la pancia con la calda sborra, dai vieni, vieni dentro tutto spaccami fammi sentire il calore. Esplodo non so quanta sborra gli ho inseminato ma dentro sentivo un mare. Ho… che bello lei, e calda sono piena ...
    ... non toglierlo lascialo li…. Rimanemmo li attaccati come serpenti in amore, continuava a baciarmi era tenera mi coccolava e intanto sentivo colare dalla sua vagina tutta la sborra, con delicatezza s’è sfilata ha preso il cazzo in bocca…. E…. L’ha pulito tutto, era lucido di nuovo e ancora duro. Riesce a prenderlo e non mollarlo resasi conto ché restava duro, ha cominciato a muovere la testa con colpi lenti e con bocca ovattata, lo portava fino all’ugola per poi riportarlo fuori ero estasiato il suo piacere raddoppiava il mio, dopo un po’ sono esploso nella sua bocca con schizzi dentro la sua bocca chiusa mai un accenno a lasciare quel cazzo che gli aveva ridato la femminilità, resta attaccata per prendere fino all’ultima goccia. Saremmo rimasti li ancora per tanto tempo ma…. non c’era più tempo dovevamo ripulire tutto e subito. Era già tardi Siamo rimasti ancora un po’ senza guardarci, con occhi bassi e senza parole ci siamo dileguati con un segreto nostro dove non si parla e tacito accordo, ormai la linea sottile della trasgressione era stata varcata…. poi in seguito……………
    
    Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. 
«12»