A Natale i desideri diventano realtà
Data: 09/02/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Anale
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Considerato il periodo un racconto di ambiente natalizio penso ci stia bene.
“Mi aiuti a fare gli acquisti di Natale?” Mi disse al telefono Bryan.
“Va bene, come posso aiutarti? Non deve essere così difficile.” Dissi io.
“Non è quello è il punto, Walter. Vieni con me, non ci metteremo molto, voglio solo fermarmi al negozio di elettronica. Che ne dici?”
“Direi di sì.”
“Figo! Sarò da te in dieci minuti. Ci vediamo!”
E pensare che solo alcuni mesi prima Bryan ed io non ci conoscevamo affatto. Ci eravamo incontrati il primo giorno di scuola ad inizi settembre, quando lui si era seduto di fianco a me durante la lezione di biologia avanzata e si era presentato.
Spiegò che suo papà era stato trasferito in città, lui aveva dovuto abbandonare i suoi amici e passare l’ultimo anno di liceo in una nuova città.
“Sarebbe stato bello passare l’ultimo anno con i ragazzi con cui aveva condiviso gli anni precedenti, ma spero di farmi presto dei nuovi amici qui.” Disse.
Decidemmo di essere partner nel laboratorio di biologia e risultò che avevamo molto in comune, così lui fu accettato rapidamente nella mia cerchia di amici.
Penso che sentisse la mancanza del suo vecchio gruppo, ma non più di tanto perché stava tentando di inserirsi nel nostro gruppo.
Vidi i fari della macchina che parcheggiava.
“Vado non con Bryan al negozio di elettronica, mamma!” Gridai mentre aprivo la porta.
“Quando ritornerai?”
“Non so. Dopo cena probabilmente.”
“Chiamami se ...
... sarà dopo le otto.”
“Ok, ti voglio bene!”
Chiusi piano la porta, mi avvicinai alla macchina e mi accomodai sul sedile del passeggero.
“Ehi, come va?” Chiesi
“Non molto bene. Non vedevo l’ora di uscire di casa. Non vedevo l’ora di andare a fare gli acquisti di Natale.”
“Bene, sono contento di darti il mio appoggio.” Dissi sorridendo.
Bryan sembrava fuori posto nella nuova città, alto più di un metro e ottanta e di tipo quasi scandinavo. Corti capelli biondo cenere, a spazzola e con gel. Pochi peli, avrei scommesso che avrebbe potuto stare una settimana senza radersi e nessuno l’avrebbe notato.
Quello che la gente notava era la sua pelle pallida che gli dava un aspetto quasi di fantasma; alcuni anni lì da noi e probabilmente questo sarebbe cambiato, ma in quel momento spiccava nella folla del mio liceo.
Bryan poteva sembrare un po’ spettrale, ma non era assolutamente trasparente; anche se non faceva sport agonistici, si allenava molte volte alla settimana ed aveva un corpo oltre la media e ben definito.
Quella sera indossava una dolcevita grigia che lo fasciava a sufficienza per mostrare il torace.
Probabilmente lui pensava che fossi un campione esotico della zona, infatti mia madre è coreana e la famiglia di mio papà era del nord. Quindi anche se non ero di carnagione chiarissima, mostravo bene i caratteri della mamma in viso, occhi e, naturalmente, capelli scuri.
Penso di essere abbastanza bello ed anche altri lo dicono, ma non è normale vedere ...