Una bella vacanza
Data: 21/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... all’uccello. Ed era molto più grosso del mio, avrete capito che era più grande di me in ogni senso. Il suo cazzo era lungo, rotondo e grassoccio, di un colore grigio-marrone scuro.
Stava dormendo, quindi guardai tutto quello che volevo senza che lui dicesse o facesse nulla. Solo per guardare il suo pene mi ci volle un po' prima che mi rendessi conto che il mio si stava gonfiando solo guardandolo.
Il mio bastone era diventato duro! Sporgeva da me e mi guardai intorno con aria colpevole. Se Giorgio si fosse svegliato in quel momento avrei dovuto dargli delle spiegazioni!
Giorgio gemette e si spostò un po' sull'asciugamano, tornai a guardarlo, ma lui continuava a dormire.
Ma... sì, era così. Il suo cazzo stava diventando duro come il mio! Era diventato ancora più grosso e più lungo, e poi iniziò a sollevarsi come una giraffa che alza la testa per bere.
Quando fu completamente in piedi, era lungo come una banana. Voglio dire la banana più grossa che avessi mai visto! Ancora più grosso di una grossa banana! "Perbacco!"
Dissi a bassa voce.
Lo volevo più che mai. Giorgio non si era svegliato, non si sarebbe svegliato solo perché glielo avrei stretto, vero? Lo avrebbe fatto?
C’era solo un modo per scoprirlo. Se lo avessi visto svegliarsi lo avrei lasciato andare in fretta e poi avrei finto di essere appena arrivato.
Scivolai in ginocchio sull'asciugamano accanto a lui. Lo guardai, si mosse, girò la testa verso di me, sbatté le palpebre, poi le richiuse, la ...
... sua mano si spostò accanto a me. Aspettai che si calmasse di nuovo, poi allungai la mano e afferrai delicatamente il suo uccello.
"Perbacco!"
Dissi.
Era così caldo e così duro! Era molto più duro di quanto fosse mai diventato il mio, era come tenere un pezzo di legno avvolto in un panno spesso, morbido e caldo, molto caldo.
Giorgio si spostò di nuovo ed i suoi fianchi si mossero, su e giù, e il suo cazzo scivolò avanti e indietro nella mia mano, la pelle esterna (la ‘stoffa’) era ferma nella mia mano mentre il ‘legno’ all'interno si muoveva insieme a Giorgio.
Gemette, un gemito sommesso, quasi un sospiro, e mi resi conto che anche da addormentato, gli piaceva la sensazione del suo uccello che si muoveva avanti e indietro.
A titolo di esperimento mossi la mano su e giù sulla sua asta, tirando la pelle fino a quando la cappella spuntò dal suo prepuzio e splendette al sole.
E Giorgio gemette di nuovo, un po' più forte. Ma non si svegliò, anche se le sue palpebre sbatterono di nuovo.
Incoraggiato iniziai a muovere di nuovo la mano, un po' più velocemente, pompai diverse volte su e giù.
Giorgio gemette ancora più forte. Lo guardavo in faccia, i suoi occhi non si aprivano, o meglio non del tutto, anche se adesso si muoveva più di prima.
Poi sentii la sua mano sul mio pene, ora il mio cazzo duro aveva le sue dita grandi e forti che lo stringevano e sussultai.
Guardai in basso, la mano di Giorgio si muoveva avanti e indietro, accarezzando la mia verga ...