1. .Orchidea elvetica - settima parte.


    Data: 05/02/2019, Categorie: Hardcore, Autore: BR_LKW, Fonte: xHamster

    “MALOCCHIO!MALOCCHIO!!HAHAHAHAHA!!!”
    
    questa lapidazione verbale era l’afflizione cui Franco detto
    
    “Malocchio”
    
    veniva assoggettato ogni giorno, sin dai tempi delle elementari.
    
    Il suo soprannome derivava dallo strabismo exotropico di cui era affetto e non tolleravo le angherie cui era sottoposto: considerando che era piccolo e gracile, era una facile preda da parte degli altri.
    
    Durante la ricreazione, vidi un bambino di qualche classe sopra, prenderlo di mira: costui era Emanuele detto
    
    “Lelefante”
    
    per via della struttura fisica imponente; il terrore che gli altri scolari nutrivano nei suoi confronti lo rendeva il soggetto regnante dei corridoi scolastici.
    
    “Allora Malocchio, caccia la merenda o te le caccio. Tanto considerando che il panino lo vedi doppio, se te ne prendo uno non sarà un problema, no?”
    
    Franco, che solitamente era piuttosto taciturno, stavolta aprì bocca e la nerbata dall’accento pugliese che ne uscì fu un semplice:
    
    “Vaffanculo, fijo di puttana.”
    
    Il suo persecutore non replicò verbalmente, ma le sue mani furono piuttosto eloquenti: prese subito il malcapitato per i capelli scrollandolo come un polipo appena pes**to; tutt’ intorno un gruppetto di piccole iene, si godevano la vista del leone che sbrana la gazzella.
    
    Per il dolore causato dalla trazione ai capelli, Franco perse il panino e il bulletto esclamò
    
    “Sei un sfigato, hai fatto cadere il panino al salame!”
    
    .
    
    La situazione era pessima e quella prepotenza puzzava di ...
    ... merda; avvertii il mio amico Pasquale che passava di lì e gli dissi:
    
    “Pasqui, quelli della terza B stanno rompendo il cazzo a Franco”.
    
    Procedemmo verso di loro per dividerli e Lelefante iniziò a strattonarsi con Pasquale; Lelefante gli mollò uno sganassone e lo spinse contro il muro; io sfruttando la distrazione, cintai la testa del ciccione e Pasquale dopo essersi rialzato, iniziò a prenderlo a pugni sulla schiena.
    
    I pugni sulla schiena provocano un dolore impensabile e non lasciano segni visibili di colluttazione come quelli in faccia, per cui se un rivale dava la schiena, non potendo rifilare un classico castagnone in pancia, si mirava alle spalle.
    
    Lelefante era malfermo sulle gambe e quando cadde, non esitammo a prenderlo a calci sulle gambe e sulla schiena: frequentare la piazza e vedere come i grandi risolvevano le questioni, ci aveva ben addestrato. Ci contenemmo comunque, perché se gli avessimo timbrato un occhio un pugno, una sospensione con relativa fila di calci in culo da parte dei nostri genitori sarebbe arrivata sicura come la dissenteria per un turista occidentale in India.
    
    Finimmo di dargliele quando un mio compagno di classe che faceva da palo, ci avvertì che il prof. di matematica stava per passare di lì. Giusto il tempo di rimettere il coglione in piedi, intimargli di mordersi la lingua con i professori e levarci dal cazzo lesti come dardi.
    
    Al termine dalla tempesta, domandai a Franco se stava bene e lui replicò:
    
    “Potevo sfangarmela a ...
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