La Sposa – seconda parte
Data: 21/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Whitecrane, Fonte: RaccontiMilu
... acconsentirono tutti all’unisono, mentre le tre damigelle della sposa si guardarono sempre più incredule. Sara era bianca e decisamente spaventata, non riusciva a riconoscere l’amica che credeva di conoscere, mentre Nancy e Raffaella cercavano di calmarla senza tuttavia essere troppo convinte nemmeno loro.
Fu Giusi ad interrompere tutti riportando l’attenzione su di se cercando di tranquillizzare le sue amiche. “Il mio padrone non avrà ragione di lamentarsi della sua schiava questa sera, cercherò di essere all’altezza della fiducia che lui ha riposto in me volendomi sposare e accetterò qualsiasi supplizio a cui verrò sottoposta. Vi chiedo solo di avere pazienza con me e di concedermi la possibilità di essere legata in caso io non riesca a rimanere ferma nella posizione in cui mi vorrete”
Lo sposo a quelle parole sorrise compiaciuto portandosi al suo fianco.
“So per certo che saprai affrontare la prova a cui sarai sottoposta, vi prego amici di osservare il suo vestito con attenzione” e così dicendo le palpò pesantemente il seno già compresso dal corsetto.
Le amiche trasalirono a quel gesto ben consce delle puntine da disegno nascoste nel reggiseno, ma lei rimase ferma lasciando che solo una smorfia di dolore rivelasse la sua sofferenza.
“Vedete, il reggiseno del corsetto che le stringe il seno è stato foderato con delle puntine da disegno che ora sicuramente stanno entrando nella tenera carne delle sue tette, non è così troia?”
“Si mio padrone ma il dolore è ...
... ancora sopportabile, vi prego di continuare se ciò vi aggrada”
“Vi prego di provare voi stessi, ha un seno veramente sodo e dei capezzoli estremamente sensibili” i ragazzi educatamente le si avvicinarono e presero a palparla e a strizzarle il seno e i capezzoli, mentre le sue amiche rimanevano impietrite nelle loro posizioni.
Giusi era estremamente eccitata a causa dei vari trattamenti subiti, e quelle mani non facevano altro che peggiorare la sua situazione, ma rimase ferma permettendo ai ragazzi di palparla come e dove volevano. Lo sposo la lascio nelle loro mani e si avvicinò alle damigelle.
“Lo so che tutto questo è assolutamente nuovo per voi, e probabilmente è molto più di quanto possiate accettare, tuttavia la vostra amica non è assolutamente costretta a fare nulla, anzi tutto ciò che avviene oggi è per sua scelta e non per una sua sottomissione psicologica o venale forzata, chiedeteglielo voi stesse”
Le ragazze rimasero lì come inebetite senza riuscire a dire nulla, così fu ancora una volta lo sposo a parlare. “Giusi perché non dici ai miei testimoni di smetterla e vieni qui a parlare con le tue amiche”
Giusi comprendeva lo stato in cui dovevano trovarsi Sara, Nancy e Raffaella e sapeva quanto era difficile venire a patti con se stessi, perché anche lei ci era passata. Ci sarebbe voluto tempo perché accettassero la sua condizione ma ora doveva cercare di rassicurarle e farle capire che andava tutto bene e che era lei stessa a volere tutto ciò, anche se ...