1. Amabile furfante


    Data: 04/02/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... voltò baciandomi focosamente sulla bocca. Quel gesto inaspettato mi sorprese sbalordendomi e la mia prima reazione fu quella di tirarmi indietro.
    
    Io rimasi un attimo sopra pensiero indecisa sul da farsi, conscia del fatto che se non mi fossi fermata in quel momento, dopo sarebbe stato troppo tardi, invece decisi di lasciarmi andare concedendomi in maniera totale, in quanto lo autorizzai acconsentendogli di continuare a baciarmi. Le sue labbra si mossero languidamente sulla mia bocca, invitandomi ad aprirsi alla dolce invasione della sua lingua vellutata. Andrea mi baciò profondamente per lungo tempo, mentre io mi sentivo smarrire con il cuore che batteva velocemente, provando un’emozione talmente forte da farmi mancare il respiro. Io mi sentivo molto arroventata ed eccitata, anche se una piccola parte di me stava tremando di paura, però cercai di farla tacere.
    
    Ero sola da tanto tempo e sentivo profondamente l’assenza e vivamente la carenza di queste deliziose, incantevoli e profonde emozioni. Le sue mani percorsero febbrilmente il mio corpo, lungo la schiena poi risalirono lentamente sui fianchi fino a raggiungere i miei seni. Andrea li carezzò lentamente con dei movimenti circolari, poi con un gesto indolente mi sfilò la canottiera e cominciò a baciarli. Io incoraggiai i suoi baci carezzandogli i capelli, mentre dalle mie labbra sfuggivano acuti, dirompenti e veementi sospiri di piacere. Quasi senza che me ne accorgessi, ci ritrovammo distesi sulla renella, nel ...
    ... tempo in cui le nostre mani percorrevano i rispettivi corpi, in una lenta quanto sfumata piacevole esplorazione. Accarezzai baciando in modo pacato il suo petto, provando un insolito piacere nell’assaporare il profumo e la sapidità della sua pelle. Io sussultai dal piacere quando la sua mano scese ad accarezzare la parte più intima del mio corpo, perché io ero talmente eccitata che mi pareva di farneticare, di dire assurdità.
    
    Con frenesia ci togliemmo i pochi abiti che avevamo addosso e trattenni a stento un grido, più di sorpresa che di dolore quando Andra mi brandì quasi di prepotenza. Ci amammo intensamente, con impellenza e premura, così come se entrambi non avessimo aspettato altro per tutto il tempo. Il piacere esplose rabbioso, sfrenato e travolgente, i nostri gemiti vennero smorzati da un lungo bacio appassionato. Rimanemmo là per terra stesi a lungo sulla renella in silenzio, mentre i battiti dei nostri cuori lentamente riprendevano il normale ritmo, perché sembrava che nessuno dei due sapesse che cosa aggiungere né spiegare né sostenere. Io decisi allorché di rompere il silenzio chiedendogli:
    
    ‘Credevo d’esserti stata antipatica e indisponente, dato che mi prendevi sempre in giro’ obiettai io in maniera decisa. Lo sentii ridere, istantaneamente però Andrea mi rispose:
    
    ‘In realtà volevo unicamente deconcentrarti e distrarti. Mi dispiaceva vederti patire consumandoti dietro un individuo come Roberto, perché in quell’istante speravo di creare un giusto ...