Virtuale
Data: 04/02/2019,
Categorie:
Masturbazione
Autore: LouiseBrooks, Fonte: EroticiRacconti
... di godere insieme a lei.
Per eccitarsi, mentre si toccavano, si raccontavano reciprocamente come sarebbe stata una loro possibile ed eventuale scopata. Lei di come gli avrebbe succhiato il cazzo, quel cazzo, che oramai, a dispetto del suo volto, conosceva così bene e lui, di quanto gli sarebbe piaciuto prendersi il suo culetto vergine, violare quell'ano così stretto e inesplorato, che spesso chiedeva di vedere in foto. A volte aggiungevano pure una terza persona nelle loro fantasie, infatti, era desiderio di entrambi una cosa a tre, ma se a causa della distanza era già difficile pianificare un incontro a due, figurarsi in tre!!! Era comunque pur sempre bello immaginarlo e poi Chiara, nonostante i dubbi e le perplessità, era veramente curiosa di conoscere Jacopo di persona, di vedere se quella attrazione sia fisica che mentale, che avvertita nei suoi confronti, si sarebbe mantenuta tale o sarebbe scemata. Sì, lo desiderava e molto...
Malgrado tutto però faceva molta fatica a lasciarsi andare con lui al telefono, spesso rimaneva sospesa al limite dell'orgasmo, a volte ci rinunciava del tutto. Jacopo la esortava a non essere così contratta e timida, ma lei sapeva bene che per poter godere aveva bisogno dei suoi tempi, delle sue fantasie, di nessuno che la distraesse dal raggiungere la meta. Il suo non era un orgasmo urlato, non era fatto di parole oscene, era più discreto, fatto di sospiri, di gemiti. Forse, nemmeno poi così interessante da sentire, ma Jacopo non mollava. ...
... Così, quella sera in cui erano soli, nudi davanti al computer e con il telefono in mano, avevano iniziato il loro gioco fatto di provocazioni e battutine. Lui aveva preteso una foto di lei, come prova che fosse nuda e lei in cambio ne aveva voluta una del cazzo di lui, di quel cazzo, che non smetteva mai di stupirla per quanto era grosso e duro, quel cazzo, che oramai, desiderava sempre più provare in tutti i suoi buchi.
Chiara quella sera si sentiva particolarmente vogliosa e meno inibita del solito e Jacopo l'aveva percepito. Tra una parola e l'altra la sentiva gemere, sospirare, la voce incrinarsi per il godimento, ma non era mai abbastanza, così, semplicemente, a un certo punto aveva deciso di stare zitto e in quell'insolito e improvviso silenzio, Chiara aveva chiuso gli occhi e si era definitivamente lasciata andare. Ora sentiva solo la mano di Jacopo fare su e giù sul suo pene nell'inconfondibile atto di masturbarsi ed erano proprio le sue mani che stava visualizzando nella sua mente mentre si toccava. Quelle bellissime mani, che tanto desiderava sentire sul suo corpo, così perfette per accarezzare e stringere i suoi seni, per scendere lungo il suo ventre e con le dita dischiudere le sue piccole labbra scivolose e umide del suo piacere...poi non erano più le sue dita che vedeva...era la sua cappella gonfia e bagnata a solleticare il suo clitoride, a scendere lungo la sua fessura per poi fermarsi giocare con l'entrata del suo sesso e penetrarla con un colpo secco... ...