1. Viaggiatrice solitaria


    Data: 01/02/2019, Categorie: Etero Autore: batman100, Fonte: Annunci69

    ... lasciandosi impalare fino in fondo per poi sollevarsi a ritirarlo fuori quasi tutto e poi ricominciare.
    
    Avevo avanti a me i suoi piccoli seni, presi a succhiarli e a leccarli. Mentre lei mi cavalcava con sempre maggiore ardore.
    
    Poi si spostò e di mise a quattro zampe invitandomi a andare dietro di lei.
    
    Non mi feci pregare, ed inizia a scoparla a pecorina.
    
    Avevo davanti agli occhi il suo culo e il mio pensiero ricadde lì.
    
    Mentre la scopavo, con le dita le frugavo nel buchetto, bagnandolo bene con la mia saliva.
    
    Lei capì le mie intenzioni, si voltò verso di me e mi disse "però fai piano, perché non sono troppo abituata"
    
    "Stai tranquilla, sarò delicatissimo" le risposi ancora più eccitato.
    
    Uscii fuori dal suo sesso e inizia a leccarle il culo facendo scivolare più saliva possibile al suo interno.
    
    Poi inzuppai le dita nella sua fica che gocciolava di umori, ne raccolsi il più possibile e li distribuii all'ingresso del pertugio
    
    Il mio uccello era già ben lubrificato, lo appoggiai nel solco fra le natiche e la invitai a rilassarsi.
    
    Sentii lentamente cedere la resistenza e potevo ben vedere che, mentre il buco di allargava, il mio uccello ...
    ... scompariva al suo interno.
    
    Lei gemeva un po' di dolore. Mi fermai, aspettando che si abituasse e poi ricominciai ad affondare.
    
    Ci volle un po' ma ne valeva la pena!
    
    Era stretto, ma accogliente e dopo qualche minuto la sentivo muoversi per farsi penetrare.
    
    Mentre la inculavo con la mano cercavo la sua fica, stuzzicando il clitoride per aumentare la sua eccitazione.
    
    Dopo un po' la sentii irrigidirsi e gemere di piacere. Stava godendo il suo tanto desiderato orgasmo. Si contorceva con il mio cazzo nel suo culo come se lo avesse sempre preso.
    
    E dopo poco sentii anch'io che stavo per esplodere. Lo sfilai dal suo culo e le venni sulle chiappe e sulla schiena.
    
    Lei si voltò velocemente e fece in tempo a prendere gli ultimi schizzi, in bocca ripulendolo fino all'ultima goccia.
    
    "Grazie" mi disse "sei stato fantastico, di solito mi prendono con la forza ed io sento male. Con mi è proprio piaciuto"
    
    "Sono io che ti devo ringraziare, sei stata una stella caduta dal cielo veramente inaspettata"
    
    Ci addormentammo abbracciati.
    
    La mattina preparò il suo bagaglio e partí.
    
    In un biglietto trovato il suo numero di telefono ed un invito. "Ti aspetto ancora" 
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