1. L’ho incontrata


    Data: 29/01/2019, Categorie: Etero Autore: vieniqua, Fonte: RaccontiMilu

    ... di andare a bere qualcosa. Mi disse che doveva ritornare al centro estetico e sorprendentemente aggiunse: “se vuoi mi puoi accompagnare…è qui vicino”. In effetti lo studio era in una strada che attraversava la via principale. Mi fece accomodare, mi offrì da bere, aggiungendo di avere solo dell’acqua. “Va benissimo, ho una gran sete” risposi, già capendo che tutta sta sete non era solo frutto del caldo climatico, ma ben più dalla figura di Anna, così attraente e sensuale. Mi spiegò che in questo periodo le clienti erano in aumento per via dei preparativi alle vacanze: depilazioni, lampade e anche massaggi anti cellulite. Io le risposi che mi sarebbe proprio piaciuto fare un massaggio, anche se la temperatura, sia fuori che dentro il mio corpo, era sempre più alta ed un massaggio non l’avrebbe di certo fatta abbassare. Ma l’idea di un massaggio rilassante mi ronzava nella testa già da un po’…se poi il massaggio fosse stato fatto dalle mani di una donna così, la cosa assumeva un ulteriore risvolto. Anna mi stupì un’altra volta e mi disse una frase che mi fece immediatamente salire la pressione e vibrare il corpo: “Ma tu sei capace a fare massaggi? Sono un po’ stufa di doverli fare sempre e solo io…Vorrei che qualcuno mi dedicasse un po’ del suo tempo. Intanto per un’ora circa non ho appuntamenti e posso anche chiudere” Io molto imbarazzato e con un filo di voce le dissi che avrei fatto volentieri tutto quello che mi avrebbe chiesto e, fingendo, le dissi di essere anche bravino ...
    ... a fare i massaggi. “Allora aspetta due minuti qui che mi vado a preparare” ed entrò in una stanza, immagino si trattasse dello spogliatoio, tutta tranquilla, addirittura canticchiando. Conoscendo la canzone mi unì al suo canto, così per condividere qualcosa con lei e nello stesso tempo per darmi forza. Entrambi scoppiammo in una risata liberatoria constatando che le nostre voci ben si amalgamavano e che entrambi conoscevamo la canzonetta quasi a memoria. La risata mi fece anche da calmante nel momento in cui lei uscì dallo spogliatoio, con i capelli raccolti, e avvolta unicamente da un asciugamano bianco. Deglutivo forte e in continuazione; lei sembrava più tranquilla, tant’è che mi indicò i flaconi di olio da utilizzare e si stese a pancia in giù sul lettino passandomi l’asciugamano, che io piegai fino a renderlo delle dimensioni esatte da coprire il sedere e in piccola parte la schiena. Quello che vedevo era un’immagine molto stuzzicante, eccitante e lei era davvero bella: molto sinuosa e dolcemente profumata. Mi comportai da vero professionista: mi lavai le mani, mi rimboccai le maniche della camicia, presi il contenitore dell’olio e ne versai la dose giusta nelle mani, fregandole fra di loro per riscaldarle. Poi iniziai a massaggiarle il collo e la parte superiore della schiena, prima molto delicatamente poi con un po’ più di forza. Sentivo che le piaceva, lo capivo dal suo modo di respirare che di colpo accelerò. Arrivai sino al fondo della schiena, oliandomi le mani di ...
«1234...»