1. L’ho incontrata


    Data: 29/01/2019, Categorie: Etero Autore: vieniqua, Fonte: RaccontiMilu

    La vedevo sempre su un sito d’incontri, un sito di appuntamenti al quale mi ero iscritto non so nemmeno bene io per quale ragione, forse, come dice la canzone “…per vedere di nascosto l’effetto che fa…” e le sue foto mi attiravano parecchio. Della mia città, almeno così c’era scritto, di nome Anna, non so quanto fosse vero, professione commerciante, ma dalle foto pubblicate, mi dava l’idea di essere una che aveva a che fare con la cura del corpo. Ah già le foto…quelle davvero attiravano la mia attenzione, mai volgari ma molto sexy. Ogni tanto passavo sul suo profilo per vedere se ve ne fossero di nuove. In molte lasciava intravedere le forme del suo corpo e si capiva che era un gran corpo: forse non molto alto ma con delle belle curve ed un viso molto carino e sorridente. Le avevo anche scritto questa mia passione per le sue immagini, lei aveva ringraziato con cortesia, ma senza mai far intendere alcun interesse. Un giorno, mentre stranamente camminavo nella strada centrale della mia città, capita così di rado, mi pare di scorgerla: incrociai una donna molto simile a lei e la mia curiosità si mise in moto. Feci alcuni passi, poi mi girai e cercai di raggiungerla. Era a pochi metri da me, di spalle, davvero non molto alta, ma con le curve tutte a posto. Nel senso che intravedevo un bel sedere sodo e ben formato ed un bel fisico. Cercai di raggiungerla, la affiancai, le feci un piccolo sorriso, ma lei sembrò non riconoscermi. Ci credo, mi dissi, chissà quante richieste ha già ...
    ... avuto su quel sito, mica si si può ricordare tutti i visi a memoria. Provai di nuovo ad affiancarla: era vestita molto bene, i pantaloni attillati facevano intravedere le sue curve, così come la camicia bianca appena sbottonata. Il cuore mi batteva forte perché non sapevo se rivelarmi, con la possibilità di non essere minimamente riconosciuto oppure lasciare stare. Avevo ancora un po’ di tempo: raccolsi tutto il coraggio che avevo e la chiamai: la prima volta a voce bassa “Anna” poi un po’ più ad alta voce, cercando comunque di non infastidire. Lei si girò, mi guardò in modo strano (evidentemente non era quello il suo vero nome) e mi disse. “Ah ma tu sei quello che viene sempre a sbirciare le mie foto”, lo disse sorridendo e non sembrava scocciata. “Sì, lo ammetto” dissi io sorridendo a mia volta “il fatto è che non ne posso fare a meno” Eh esagerato, e chi sono?” rispose sempre con il sorriso sulle labbra. Ci fermammo a chiacchierare lungo la strada cinque forse dieci minuti, ci raccontammo un pochino uno dell’altra, che lavoro facevamo (avevo indovinato: lavorava in un centro estetico) e ci descrivemmo in poche parole gli ultimi accadimenti della nostra vita, ovviamente in modo molto superficiale. Mi sembrava comunque di parlare con una persona già conosciuta, forse per via di quel suo modo di fare così gentile e accogliente. Il cuore continuava comunque a battermi forte: la vista del suo decolté non mi era indifferente e allora mi decisi di chiederle se avesse avuto voglia ...
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