I diari di liliana 3
Data: 28/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
15 marzo 2012
Ho saputo che Ermes si sposerà il prossimo autunno; non me l’ha detto personalmente; ma lo sento dire in ufficio, dove mi trovo per discutere con mio marito di certi progetti da realizzare; quando un collega gli fa gli auguri per il prossimo evento, lo guardo intensamente e lui abbassa gli occhi; in un momento che siamo rimasti soli, gli accarezzo il viso e gli dico dolcemente.
“Il sogno è finito e comincia la realtà; lo sapevamo; è stato meraviglioso, non dobbiamo pentirci di niente e mettere tra i ricordi più belli il nostro amore. Mi accompagni ancora per un ultimo fine settimana con mio figlio?”
Accenna di si con la testa, mi sfiora la guancia con un bacio e mi stringe la mano; ci stacchiamo perché rientra mio marito con gli altri assistenti.
La mia domanda deriva dal fatto che, da quando è nato Francesco, io non lascio passare un venerdì senza mettermi in macchina, con la scusa del controllo dei lavori per il Centro che vanno per le lunghe, e passo gran parte del tempo, col mio amore incollato a me, a coccolarmi il batuffolo rosa di carne che è mio figlio; le notti, poi, le passiamo in hotel, a fare l’amore con l’entusiasmo di sempre, con l‘inalterata voglia di farmi vedere il paradiso col suo sesso.
La notizia del prossimo matrimonio può interrompere la nostra abitudine; ma Ermes vuole dirmi addio alla grande, evidentemente, e ci troviamo come sempre, alla chiusura del’ufficio a mezzogiorno di venerdì, alla mia macchina per andare a recitare ...
... ‘papà e mamma’ da mio figlio; sulla via per il confine, mi chiede di fermarci ad una trattoria dove talvolta pranziamo, andando; appena ho parcheggiato e siamo scesi, mi avvolge nel bacio più sensuale del mondo.
“Perdonami, Lily; ti amo come sempre, ma dobbiamo affrontare la realtà.”
“Ermes, non devi scusarti di niente; ti amo come quel capodanno famoso; non è cambiato niente ai ragazzini dentro di noi che si amano follemente; ma la vita è altro; è mio figlio; è mio marito da cui non riesco a staccarmi; è soprattutto il tuo matrimonio che significa per te una nuova dimensione di vita; ce lo eravamo già detto che avremmo messo tra i ricordi più belli il nostro sogno d’amore; quel momento è arrivato.
Non pensare nemmeno ad una relazione clandestina; a mio marito è stato persino giusto rendere pan per focaccia; tradire la tua futura sposa sarebbe colpa imperdonabile; non me lo consentirò e non ti permetterò nemmeno di pensarlo; una sola cosa è bene dircela subito; il nostro addio sarà un abbraccio come questo o pensi di essere, per l’ultima volta, il mio grande amore?”
“Non sono venuto fin qui per un saluto che avrei potuto darti a Milano; saremo ancora la mamma e il papà abusivo, faremo tutto l’amore del mondo; poi, arrivati a Milano, ci dimenticheremo e conserveremo il ricordo; cercheremo di non incontrarci più se non per caso, ufficialmente; ma saprai che sei il grande amore della mia vita.”
“Bene, amore mio; adesso andiamo a pranzo.”
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15 settembre ...